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domenica, Marzo 23, 2025

Isernia, in Provincia c’è aria di smobilitazione

AttualitàIsernia, in Provincia c'è aria di smobilitazione

La provincia di Isernia ancora non è stata soppressa, ma l’aria che tira in via Berta è quasi di smobilitazione.

La tensione si taglia a fette tra i duecento dipendenti e tra le decine di collaboratori dell’amministrazione provinciale. Ieri, con una comunicazione delle Rsu, gli impiegati sono stati informati che gli stipendi di ottobre non saranno pagati alla scadenza prevista. La motivazione ufficiale è che lo Stato centrale non ha trasferito i fondi in via Berta. Ragione per cui, non si paga.

Inutile dire che c’è senso di smarrimento e frustrazione tra gli uffici e più di qualcuno pensa che il mancato accreditamento dei fondi sia collegato alla prevista soppressione della Provincia. Il dirigente del settore finanze ha comunque fatto sapere che la settimana entrante si recherà a Roma per verificare di persona quello che sta accadendo. Bisogna quindi aspettare, con buona pace di chi, a fine mese, deve pagare fitti, mutui e bollette varie.

Pensare che, una volta, l’impiego pubblico veniva visto come l’unica occupazione sicura. E neanche al Comune di Isernia la situazione è rosea. A Palazzo San Francesco, probabilmente a seguito del mancato rispetto del Patto di Stabilità per il 2010 e il 2011, è stata chiesta la restituzione di parte delle somme incentivanti e delle indennità di posizione pagate in passato, dal 2007 in poi.

Ma non è finita qui, infatti, la segretaria generale, Petti, e il commissario Vardè, avrebbero anche preannunciato che non ci sono i soldi per pagare gli arretrati di straordinario e turni a partire da gennaio e che, stante la situazione di grave crisi finanziaria, il personale deve anche prepararsi a possibili riduzioni della pianta organica. Tradotto mobilità e trasferimenti. Insomma, tra Provincia e Comune, una situazione, quella di Isernia, che comincia a farsi davvero preoccupante. (edg)

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