La commissione Bicamerale per gli Affari Regionali ha bocciato il decreto sui tagli ai costi della politica di Regioni e Enti locali. Si tratta di un «parere contrario» secco dato alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera che esaminano nel merito il testo. È rarissimo che le commissioni che devono dare un parere alla commissione di merito, si esprima del tutto negativamente. In genere dà un parere positivo con alcune «condizioni», nelle quali sono indicate le parti da cambiare.
La Bicamerale per gli Affari Regionali nella sua bocciatura mette sul banco degli imputati l’articolo del decreto che prevede che la Corte dei Conti debba operare un controllo di legittimità preventivo su tutti gli atti normativi e di programma di Regioni (tra cui la spesa sanitaria) e di Enti locali. Su questo la commissione rileva «la carenza di incisive modalità di interazione ed interlocuzione con le autonomie territoriali in relazione all’esigenza di una graduale modulazione degli interventi in materia di rafforzamento della partecipazione della Corte dei Conti al controllo sulla gestione finanziaria».