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venerdì, Aprile 26, 2024

Campobasso. Bilancio comunale, test di tenuta per la maggioranza

RegioneCampobasso. Bilancio comunale, test di tenuta per la maggioranza

Bilancio, nuove aliquote Imu, Piano triennale delle opere pubbliche. Argomenti “tosti” sui quali si annuncia un braccio di ferro tra maggioranza e opposizione. Il confronto, salvo assenze in Aula e mancanza del numero legale, partirà alle 8.30 di venerdì 26 ottobre. Inutile sottolineare che la maggioranza  si gioca una importante partita nella quale dovrà mettere in campo tutte le sue forze e ritrovare unità di intenti, altrimenti il “sogno” di Gino Di Bartolomeo potrebbe interrompersi. “Sono pronto a dimettermi”. Frase che negli ultimi mesi il primo cittadino ha ripetuto in più circostanze, lanciando messaggi diretti a quei consiglieri di maggioranza che hanno mal digerito alcune decisioni, assumendo posizioni critiche e contrastanti con le “linee di indirizzo”. Lo scoglio da superare, dunque, non è dei più semplici. Anche perché se il “Bilancio è piatto”, come ha sottolineato Di Bartolomeo, il grafico schizza vertiginosamente in alto quando si parla di Imu e di altri servizi. Fare cassa e pareggiare i conti: è la parola d’ordine che riecheggia a Palazzo San Giorgio, senza la quale non si va da nessuna parte. Tesi supportata anche dal responsabile dell’Area 2 (Programmazione finanziaria, Ragioneria e Bilancio, Servizi tributari), secondo il quale bisogna intervenire anche sui servizi “a domanda individuale”. E tra quelli che probabilmente subiranno una “rivisitazione” delle tariffe ci sono gli impianti sportivi per i quali il divario tra costi di gestione e ricavi, stando a quanto spiegato nella relazione, è troppo ampio. C’è bisogno – si legge sempre nel documento – di “intervenire sulle politiche tariffarie in maniera tale da garantire un livello adeguato di copertura dei servizi, notevolmente basso, se non addirittura irrisorio come nel caso degli impianti sportivi. Ove tale intervento non fosse tale da garantire un significativo grado di copertura, ritengo indispensabile una completa revisione delle modalità di affidamento e/o gestione degli impianti in parola, disponendo quantomeno affinché le relative utenze vengano poste a carico dei soggetti che li utilizzano in comodato (gratuito o verso pagamento di cifre irrisorie), al fine di assicurare soddisfacenti livelli di economicità, efficacia ed efficienza dell’agire amministrativo”. Dello stesso parere – ricordano dal competente ufficio – anche l’Organo di revisione del Comune che  sull’ultimo rendiconto approvato (conto 2010), nell’osservare l’eccessivo divario tra i proventi e i costi del servizio degli impianti sportivi, ritiene opportuno limitare il peso sulla collettività della fruizione del servizio  in base all’assunto che le società sportive, in genere utilizzatrici degli impianti, riscuotono quote associative dai propri tesserati potendo, quindi, accollarsi una maggiore quota dei costi di esercizio degli stessi impianti.

Lino Venditti

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