Così adesso in Gran Bretagna lo pensano pressoché tutti che Sir James Wilson Vincent Savile fosse un essere poco raccomandabile. Un pervertito. Uno che toccava i bambini. Maschi e femmine. Che molestava le donne (le denunce sono più di quaranta, le linee di inchiesta oltre duecento). La storia della sua prestigiosa vita fatta di dischi, televisione, musica, denaro, vestiti strambi, beneficenza e macchinoni, si è trasformata nel buco nero della coscienza britannica. Come abbiamo fatto ad accorgerci di questo presunto schifo solo dopo la sua morte? Era un poeta generoso o un essere orribile? E davvero la BBC – il tempio della verità, dell’imparzialità e della dignità giornalistico informativa di un intero pianeta – ha nascosto, insabbiato, peggio tollerato, se non addirittura agevolato e, attraverso alcuni dei suoi pezzi grossi, condiviso? Il veterano John Simpson, uno dei volti più noti del Regno, dice che per la sua tv «e’ lo scandalo più pesante da 50 anni a questa parte».
Bufera sulla Bbc per il caso Savile Salta la testa del direttore che sapeva
