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sabato, Luglio 27, 2024

Attesa snervante per il Consiglio di Stato, per tutti cresce l’incertezza

AttualitàAttesa snervante per il Consiglio di Stato, per tutti cresce l'incertezza

Tra i diretti interessati, c’è chi lo ammette e chi no. Ma si fa sempre più frenetica l’attesa per la sentenza della V sezione del Consiglio di Stato sui quattro ricorsi riunificati che riguardano l’annullamento delle ultime elezioni regionali già deciso dal Tar Molise. Nell’ordine si tratta di quelli presentati dai sette legali che difendono Michele Iorio e dall’avvocatura dello Stato che chiedono di ribaltare la decisione del Tar o di fare intervenire la Suprema Corte per alcune illegittimità costituzionali che inficerebbero la sentenza emessa. Il terzo ricorso è stato sottoscritto dai consiglieri regionali di centrodestra Vincenzo Niro, Franco Giorgio Marinelli e Lucio De Bernardo che in via subordinata, chiedono la ripetizione della sfida elettorale solo tra i candidati alla presidenza salvaguardando così la proclamazione degli eletti a Palazzo Moffa anche ricorrendo all’ampliamento del numero per garantire la maggioranza del 60% all’eventuale vittoria di Paolo Frattura. Infine, è sempre nelle mani del collegio il ricorso della cittadina elettrice, Beatrice Matalone, la quale chiede l’inammissibilità del ricorso patrocinato da Filippo Lubrano, Umberto Colalillo e altri cinque difensori di Michele Iorio per presunti vizi di notifica. Comunque nel toto-sentenza, al momento, prevale ancora la previsione di un coinvolgimento della Suprema Corte da parte dell’organo giudicante previa concessione della sospensiva alla sentenza del Tar. Evidentemente, tale ipotesi allungherebbe i tempi della decisione finale di almeno due anni. Ma nulla è scontato e tutto può ancora succedere. Forse la verità potrebbe arrivare nel corso della giornata quando, secondo indiscrezioni, potrebbe essere depositato il dispositivo finale del Consiglio di Stato. Intanto, prende sempre più corpo l’idea manifestata da alcuni inquilini di Palazzo Moffa di impugnare la legge ordinaria approvata dall’Aula pochi giorni fa che riduce a venti il numero dei consiglieri regionali ma, fanno sapere, solo in caso di annullamento definitivo delle elezioni poiché, aggiungono, in caso contrario ci sarebbe tutto il tempo necessario per approvare le modifiche allo Statuto in seconda lettura.

Giovanni Minicozzi

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