Niente scorciatoie, né incentivi: puntano tutto sulla semplificazione amministrativa, sul taglio dei costi e sull’introduzione di regole certe, stabili e uguali per tutti le richieste dei professionisti riuniti da oggi a Trento per il primo Festival a loro dedicato. Un evento di forte richiamo che dal Trentino intende superare la dimensione regionale e affiancarsi all’affermato Festival dell’Economia come momento di dibattito di respiro nazionale. Centro della riflessione, la situazione e soprattutto le prospettive future delle professioni: due milioni e mezzo di operatori che, pur ponendosi a tutela dei diritti dei cittadini, scontano una progressiva perdita di status sociale.
«L’appartenenza a un ordine garantisce qualità e sicurezza giuridica. Condizioni essenziali, perché i professionisti si pongono come mediatori tra le istituzioni pubbliche e gli interessi dei cittadini», ha spiegato Alessia Buratti, presidente del Tavolo dei Giovani professionisti del Trentino, promotore del Festival. «Tuttavia il loro ruolo viene troppo spesso sottovalutato e messo in difficoltà con riforme calate dall’alto o l’incertezza di regole in continua evoluzione. Questo Festival nasce con l’intento di denunciare il ritardo da parte delle istituzioni nel promuovere liberalizzazioni e riforme condivise, ma anche come momento di riflessione interna e autocritica della categoria».