Sono molteplici le ragioni per le quali la scelta del candidato Sindaco dell’area di centrosinistra a Larino non può non passare per le Primarie.
Su tutte quella democratica, in grado di ridare voce e ruolo ai cittadini in un momento in cui i partiti mostrano tutta la loro debolezza organizzativa, politica e di credibilità, frutto del crescente distacco e allontanamento dalla società reale, recuperabile solo favorendo forme di partecipazione dei cittadini alle scelte politiche-amministrative e, in primis, alla scelta del candidato Sindaco, da attuarsi attraverso le Primarie .
Sarebbe un grave ed imperdonabile errore politico scegliere il candidato Sindaco di Larino nel chiuso di qualche stanza o tra pochi intimi, ipotesi sciagurata e impopolare che finirebbe con l’accentuare irrimediabilmente il divario tra i cittadini e i partiti.
In un momento come questo di gravi difficoltà sociali ed economiche e di crescente incertezza per il futuro, in particolare per i giovani, la politica deve ritrovare la sua ragione d’essere, quella riconosciuta dalla Costituzione, capace di individuare e rappresentare i bisogni reali della popolazione e dei territori.
Nessuna fuga in avanti quindi, che non solo non sarebbe compresa ed accettata, ma finirebbe per dividere ulteriormente l’ampia ed articolata area di riferimento del centrosinistra che, al contrario, proprio attraverso le Primarie potrebbe – ne siamo convinti – recuperare la necessaria coesione e credibilità, elementi essenziali per aspirare ad essere forza di governo della Città.
Per queste semplici ragioni, ci si auspica condivisibili, i firmatari del documento, iscritti al Partito Democratico e simpatizzanti dell’area di centrosinistra, rivolgono un appello di alto contenuto democratico alle forze politiche, associazioni, movimenti e a quanti si riconoscono nei valori del centrosinistra, affinché la scelta del candidato Sindaco avvenga attraverso le Primarie, quale espressione massima di democrazia e di partecipazione, rifiutando qualsiasi forma di accordo basato sui numeri, che non garantirebbe affatto l’automatica trasformazione in consensi.
I firmatari dell’appello:
Amore Giuseppe
Ciciola Stefano
Lozzi Nicola
Maccagnano Vincenzo
Silvano Giuseppe
Spada Annamaria
Vallillo Giuseppe
Vitiello Andrea