Un fuoco brucia poche ore, poi si spegne. Le fiamme si trasformano in braci e lentamente si raffreddano e diventano cenere, che il vento disperde. Le braci conservano il calore delle fiamme, la loro forza, senza più essere fuoco. Come ne perpetuassero la memoria.
Il libro di Màrai è un libro sulla memoria. La memoria del fuoco di una passione che si è spenta trasformandosi in tiepide braci. Il calore di una passione che avvelena il sangue e acceca la mente, il tepore di una rivincita attesa a lungo. La memoria come senso di sopravvivenza a se stessi e al mondo, che perde la memoria giorno per giorno e si affida inutilmente agli uomini per recuperarla.