
Bilancio piatto. Il sindaco di Campobasso Di Bartolomeo continua a ripeterlo come una litania. Non è mai stato convinto né contento di prevedere l’aumento dell’Imu, l’imposta sulla casa, ma lui e la sua squadra, hanno dovuto farlo perché le casse sono vuote. La bozza del bilancio di previsione che è passata in giunta si incentra soprattutto su questa tassa, aumentata. Imu: prima casa al 5 per mille, seconda al 10,6
“Abbiamo dovuto prendere questa decisione sofferta a malincuore – ha detto il sindaco – perché lo stato ha tagliato i finanziamenti per sei milioni di euro e i soldi che entreranno serviranno non per fare qualcosa, ma per pareggiare il bilancio. La prima casa ha subito un leggero aumento, indolore, perché capiamo le esigenze e i problemi della gente in questo periodo, con mutui e bollette da pagare e lavoro che scarseggia. Sulla seconda casa, invece – ha continuato – l’aumento è stato consistente, di 1,6. Ma era necessario. Se non l’avessi fatto io e mi fossi dimesso, nemmeno il commissario avrebbe potuto farlo, perché la scadenza era fine ottobre e il comune sarebbe andato in fallimento. Ora vediamo il comportamento dei consiglieri in aula – ha chiosato Di Bartolomeo – ma se si faranno giochetti, già ho pronte le dimissioni”.
Sulle altre voci del bilancio, il primo cittadino di Campobasso ha specificato di aver tagliato su cultura e sport, come sull’associazionismo, per le politiche sociali e garantire servizi a disabili e persone in difficoltà.
Ora il documento dovrà essere portato in consiglio, discusso e approvato entro il 31 ottobre e si prevede battaglia da parte dell’opposizione
“Non si può rimpinguare un bilancio, pareggiarlo, pesando solo sui cittadini e non si può dire che i fondi servono per le politiche sociali – ha replicato Adriana Izzi di Città di noi. E’ una storia vecchia e a cui non crediamo più – ha concluso”.
Big Gino sa che sarà dura, adesso, ma è pronto a combattere a partire dal 26 ottobre, quando dovrebbe iniziare la maratona in consiglio su bilancio. Staremo a vedere come finirà.