La parola d’ordine è razionalizzare e in tempi di tagli anche nel settore giustizia, la riorganizzazione degli uffici giudiziari prevede che entro un anno in Basso Molise chiuderanno quattro uffici del giudice di pace: Termoli, Guglionesi, Palata e Casacalenda. Resterà solo la sezione di Larino, che è sede anche della procura e del tribunale.
Un impoverimento per il territorio, e un guaio per gli utenti che di fatto si vedono negato l’accesso al “servizio giustizia”. Perché se Termoli è ben collegata e anche dai paesi vicini ci si arriva senza problemi, non si può dire lo stesso per Larino, unico centro fatto salvo dai tagli e verso cui certo non verranno attivate nuove corse con i trasporti pubblici, già ridotti al lumicino. Ma un modo per salvare almeno Termoli, c’è. Se ne è parlato in un incontro tra il sindaco Antonio Di Brino e l’ordine degli avvocati. Ma c’è tempo solo fino al 13 novembre, termine entro cui i comuni devono manifestare con una delibera di giunta, o di consiglio la volontà di mantenere il presidio e di farsi carico delle spese. Per questo è iniziata una collaborazione tra l’ordine degli avvocati e il Comune di Termoli che dovrà incidere anche sugli altri Comuni.
L’appello per salvare l’ufficio del giudice di pace arriva dagli avvocati nelle vesti di cittadini e non di professionisti. “Termoli – ha affermato ancora Antonio De Michele – non può abdicare al ruolo di leader del Basso Molise”. A creare più perplessità è il costo del servizio: 380mila euro all’anno tra affitti e personale.
Ma sull’affitto si risparmierà, perché a breve si libereranno la caserma dei carabinieri e il tribunale di Termoli e per il personale basteranno 5 dipendenti del Comune da distaccare presso gli uffici del giudice di pace. Ora i tempi stringono e bisogna fare presto per convincere gli altri comuni almeno a deliberare in consiglio.
