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giovedì, Aprile 18, 2024

Isernia, ancora non avete visto niente, le bombe vere devono ancora scoppiare.

RegioneIsernia, ancora non avete visto niente, le bombe vere devono ancora scoppiare.

Chi parla così, lanciando un inquietante avvertimento sulla reale tenuta dei conti del Comune di Isernia, è Giuseppe Lombardozzi, ex consigliere comunale di Isernia, ex assessore e uomo di punta del centrodestra isernino, storicamente vicino a Michele Iorio.

Negli ultimi tempi, a dire il vero, Lombardozzi ha rivestito il difficile ruolo di coscienza critica della maggioranza a Palazzo San Francesco. Amico di Iorio, ma contemporaneamente fiero avversario di Gabriele Melogli e della sua giunta. Per Lombardozzi, che non ha nessuna remora a confermarlo, l’ultima in carica è stata la peggiore amministrazione comunale per il capoluogo pentro.

E oggi, quello che sta venendo fuori, sulla tenuta dei conti del Comune, conferma, a suo parere, tutte le peggiori previsioni.

Il patto di stabilità non rispettato per due anni e l’ombra di un possibile dissesto su Palazzo San Francesco.

Conti talmente ingarbugliati che avrebbero influito anche sulla volontà a dimettersi manifestata da uno dei due sub commissari prefettizi che collaborano con Vardè. E proprio quest’ultimo, insieme alla segretaria comunale, hanno più volte confermato che le ispezioni ministeriali sui conti del Comune di Isernia hanno fatto venire fuori parecchie sorprese. La situazione non sarebbe affatto quella raccontata da Melogli, di un Comune con i conti in ordine, ma quella, al contrario, disegnata proprio da Giuseppe Lombardozzi, che ha sempre sollevato dubbi, interrogativi e perplessità sulla gestione contabile delle casse del Comune.

E standolo a sentire, le vere sorprese devono ancora arrivare. A che si riferisca, lo sa solo lui, perchè di più non dice. Probabilmente pensa ad un intervento della Corte dei Conti, o ad un’azione di responsabilità contro chi ha amministrato. Ma, a parte Lombardozzi, che può avercela con Melogli anche per motivi suoi, c’è da dire che la situazione dei conti di Palazzo San Francesco, prima o poi, dovrà essere chiarita, per fare luce al di là della cortina fumogena che circonda una vicenda da sempre poco chiara e trasparente. Specie se si tradurrà in aumenti di tariffe e costi dei servizi comunali. Alla fine, si tratta di matematica, la verità può essere una sola, e non è interpretabile a seconda delle versioni individuali. (edg)


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