L’allarme del Siap sui tagli inferti dal governo Monti. Colpito anche il settore della pubblica sicurezza: nel mirino alcune “basi operative” delle forze dell’ordine
Non sono solo le piccole Province a subire i tagli del governo Monti. A rischio scomparsa ci sono anche alcune Questure e Comandi provinciali dei Carabinieri. A lanciare l’allarme è stato oggi il Siap, il Sindacato italiano appartenenti Polizia che ha organizzato nella bliblioteca dell’Università a Campobasso una giornata di studi sulla tenuta del sistema della pubblica sicurezza di fronte alla crisi economica.
La spending review, dunque, non risparmia nemmeno il settore della pubblica sicurezza. Gli operatori del comparto sono preoccupati. Nessuno al momento può dirsi sicuro. Anche i Tribunali dovranno imparare a fare i conti con risorse sempre più limitate. “Evitare gli sprechi non significa agire con la scure”, ha detto il segretario nazionale del Siap, Giuseppe Tiani, che ha criticato le decisioni del governo Monti.
“Mentre da un lato si richiedono sforzi sempre maggiori per prevenire i reati e provvedere alla sicurezza dei cittadini – ha sspiegato il sindacalista – dall’altro si riducono risorse e investimenti”. Siani ha bocciato la politica del goveno Monti sulla pubblica sicurezza ma ha anche messo in discussione la stessa legittimità politica dell’Esecutivo.
“In Italia c’è bisogno di un governo politico e non tecnico che faccia l’interesse dei cittadini. È l’unica soluzione, al momento, – ha concluso Siani – per evitare che decisioni negative e tagli lineari vadano a incidere in maniera irreparabile sul settore della pubblica sicurezza”. Alla giornata di studi sono state invitate le massime autorità regionali, i vertici delle forze dell’ordine, questori, rappresentanti del governo e parlamentari, mentre l’incontro è stato moderato dal giornalista, Giovanni Mancinone.
