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sabato, Luglio 27, 2024

Il Tar spegne le speranze di sopravvivenza della Provincia di Isernia

AttualitàIl Tar spegne le speranze di sopravvivenza della Provincia di Isernia

Brutte notizie per Mazzuto e per la provincia di Isernia.

Dopo quello di Matera, infatti, il Tar del Lazio ha respinto anche i ricorsi di altre quattro amministrazioni provinciali: Lecco, Lodi, Rovigo e Treviso.

Tutte chiedevano prima la sospensiva e poi la bocciatura di quelle norme della Spending Review che prevedono la soppressione delle province che non rientrano nei parametri minimi: 300mila abitanti e 5mila chilometri quadri.

Inutile dire che i giudici amministrativi del Lazio hanno giudicato irricevibili i ricorsi, confermando la tenuta normativa del testo predisposto dal governo Monti, che sostanzialmente sopprime la provincia di Isernia, accorpandola a quella di Campobasso. Zero speranze di sopravvivenza, quindi, per via Berta. Cambiando fronte e passando al comune, anche qui si guarda al Tar – del Molise questa volta – per conoscere il testo di una sentenza che sarà destinata a fare storia nella giurisprudenza amministrativa italiana.

Infatti, mai si era verificato il caso di dimissioni di massa e scioglimento del consiglio prima della seduta d’insediamento dell’assise.

Ugo De Vivo è in attesa di conoscere il deliberato dei giudici amministrativi di Campobasso, convinto delle sue buone ragioni. Il Tar Molise, se giudicherà illegittimo lo scioglimento, potrebbe provocare il reintegro dell’assise con i primi dei non eletti, subentranti ai consiglieri dimissionari. E solo dopo il secondo tentativo di insediamento del consiglio, verificata l’eleggibilità, il centrodestra potrebbe ripetere la manovra delle dimissioni di massa, provocando solo allora il nuovo scioglimento dell’assise civica.

La sentenza potrebbe già arrivare nelle prossime ore, o slittare all’inizio della settimana entrante. (edg)

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