L’azzeramento della giunta e la nascita, nel giro di qualche settimana, di un governo “light” con l’obiettivo di arrivare entro dicembre ad un nuova legge elettorale senza più il listino del presidente. Roberto Formigoni riprende l’aereo per Milano con in tasca un nuovo accordo che porta la firma decisiva, oltre a quelle di Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano, di Roberto Maroni.