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mercoledì, Aprile 24, 2024

Atm, il “pasticcio” dei Sindacati costerà 56 posti di lavoro

AttualitàAtm, il “pasticcio” dei Sindacati costerà 56 posti di lavoro

I rappresentanti dei lavoratori fanno saltare un accordo sottoscritto da tutte le sigle insieme ad azienda e Regione. Da lunedì via anche alle procedure di cassa integrazione per 220 dipendenti

La trattativa tra Atm e sindacati resta in fase di stallo. L’arrivo di 138 decreti ingiuntivi per il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori ha irrigidito le posizioni dell’Azienda Trasporti Molisana e ora la società ha deciso di bloccare tutto. L’Atm aveva accettato di sottoscrivere un accordo con Regione e rappresentanti dei lavoratori per ritirare la mobilità a 56 dipendenti e bloccare l’avvio della procedura di cassa integrazione per altre 220 unità.

Un’intesa che era stata sottoscritta dalle principali sigle sindacali. In seguito, qualche loro rappresentante si è “defilato” e ha deciso di prendere strade diverse, portandosi dietro una bella fetta di iscritti. Per il titolare, Giuseppe Larivera, “l’accordo è saltato”. Lo ha confermato anche oggi. L’Atm ha stabilito, dunque, di imboccare di nuovo la strada della cassa integrazione e della mobilità. Le procedure partiranno da lunedì prossimo. Quella dei decreti ingiuntivi appare, dunque, al momento, una mossa sindacale sbagliata.

La Cisl si è tirata fuori da questa responsabilità: “Abbiamo sempre cercato di privilegiare il confronto – ha dichiarato il segretario regionale della Federazione italiana trasporti, Giuseppe Sardoe non è mai stata intrapresa la strada dei decreti ingiutivi”. Per il sindacalista, però, “la Regione deve corrispondere all’azienda anche gli arretrati” per il servizio offerto e l’Atm, “oltre a non richiedere la cassa integrazione e la mobilità, deve procedere con puntualità al pagamento degli stipendi ai lavoratori. Sono impegni presi che vanno rispettati”, ha concluso il rappresetante della Cisl.

Per quanto riguarda la Regione Molise, l’assessore ai Trasporti, Luigi Velardi, si è detto rammaricato: “Non capisco la decisione dei dipendenti dell’Atm. L’accordo era stato trovato grazie anche al mio intervento e prevedeva lo stop alla cassa integrazione e alla mobilità. Non so cosa sia accaduto fra i sindacati, ma questa notizia mi rattrista”. La Regione, intanto, si trova a dover preparare la nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio del trasporto pubblico locale. Il contratto con Atm, infatti, scade a dicembre.

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