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sabato, Maggio 18, 2024

Caro Pasquale, questa volta non condivido, la Balzerani ha tutto il diritto di parlare

Idee e opinioniCaro Pasquale, questa volta non condivido, la Balzerani ha tutto il diritto di parlare

di Michele Mignogna

A Pasquale Di Bello mi lega una profonda e bella amicizia, questa volta però il suo giudizio sull’iniziativa dell’osservatorio sulla repressione non lo condivido, ed ecco perchè. L’iniziativa dell’osservatorio, rientra in un pacchetto di iniziative più ampio, infatti, nella stessa serata saranno raccolte le firme per la presentazione di un referendum per introdurre il reato di tortura nel nostro ordinamento giudiziario, una misura, che stando al partito di Rifondazione Comunista, si rende necessario alla luce dei tanti misteri (vogliamo chiamarli cosi?) che si nascondo dietro le troppe morti in carcere, tanto per ricordarne alcuni, Cucchi e Aldrovando, quelli più famosi, ma non sono gli unici. Ha ragione Di Bello quando dice che la Balzerani è stata condannato all’ergastolo per l’omicidio di Moro e che un uomo della scorta di Moro era molisano, certo ce ne ricordiamo tutti soprattutto quando nell’anniversario della sua morte le celebrazioni si sprecano, ma tali restano caro Pasquale, è vero, il periodo, tutto il periodo degli anni di piombo va rivisto, studiato e approfondito, soprattutto vanno approfonditi i rapporti tra settori deviati dello Stato e i terroristi, e vado oltre, di tutti i gruppi allora presenti nel panorama dell’eversione nazionale ed europea. E’ vero anche il fatto che, Barbara Balzerani,  non si sia mai pentita di ciò che ha fatto, ma anche in questo caso, bisognerebbe capire chi si è pentito come lo ha fatto, pentimenti teleguidati, pentimenti pagati a peso d’oro dallo Stato, lo stesso Stato che oggi, secondo il mio amico Di Bello, dovrebbe continuare a tenere la Balzerani, chiusa in una cella, senza darle la possibilità di parlare, lasciando però liberi i macellai di Cucchi, Aldrovandi e dei drammatici giorni di Genova. Lo stesso Stato che conferisce tutti gli onori al capo della Polizia Manganelli, mentre abbiamo ancora negli occhi le immagini del massacro di un ragazzino a Genova a opera proprio di Manganelli, e no, ragazzi, se vogliamo ristabilire un minimo di verità, storica e soprattutto morale, bisogna farlo a 360 gradi, altrimenti rischiamo, noi che facciamo questo mestiere, di fare pratica di faziosità e basta. La Balzerani ha sbagliato, lo sappiamo noi, lo sa lei e lo sanno pure quelli che hanno organizzato la serata di domani, ma questo non consente a nessuno, di prevaricare sulla vita e le opinioni di altri, non questa volta. La “riappacificazione nazionale” termine e pratica cara ad alcuni ambienti giornalistici, deve essere praticata nella realtà, altrimenti rischiamo di scivolare solo nella solita demagogia fine a se stessa.

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