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mercoledì, Aprile 24, 2024

Cittadinanza onoraria, la Segre ringrazia Campobasso: da oggi la vostra città sarà anche la mia

EvidenzaCittadinanza onoraria, la Segre ringrazia Campobasso: da oggi la vostra città sarà anche la mia

In occasione della Giornata della Memoria, nella sala del Consiglio comunale a palazzo San Giorgio, l’amministrazione comunale di Campobasso, al seguito del conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre e a Pietro Terracina (scomparso l’8 dicembre scorso), e della cittadinanza benemerita a Giovanni Tucci e a Michele Montagano, avvenuta durante il Consiglio Comunale dello scorso 5 dicembre, ha consegnato, nel corso di una cerimonia, una pergamena ufficiale ai cittadini destinatari del riconoscimento o a loro rappresentanti. La senatrice Liliana Segre, non potendo essere presente all’incontro, ha inviato un suo messaggio, così come i familiari del compianto Pietro Terracina. I messaggi sono stati letti in aula dal presidente del Consiglio Comunale, Antonio Guglielmi. Da oggi siamo concittadini – ha scritto la Segre – e la vostra città sarà anche la mia. Sono ben felice di potermi dire da oggi vostra concittadina, purtroppo ragioni di età e di salute mi impediscono di essere presente fra voi come vorrei, ma ci tengo a condividere con voi i sentimenti democratici e antifascisti che storicamente sono appannaggio della terra molisana. Certa che la condivisione della cittadinanza renderà più saldi i nostri valori e i nostri principi – ha concluso la senatrice a vita – auguro alla vostra, anzi nostra, comunità un futuro di prosperità e di progresso morale e civile”. Il nipote di Pietro Terracina, Ettore Terracina, nel suo messaggio ha invece ricordato una importante giornata che lega il nome di suo zio al Molise: “Siamo stati in questa città in uno dei giorni in cui l’ho visto più felice, quando a lui, cittadino Italiano che era stato cacciato a 10 anni dalla scuola solo per il fatto di essere di religione Ebraica, l’università del Molise conferì la laurea honoris causa in Scienze della Formazione Primaria e di questo ringraziamo ancora il professor Di Nuoscio. Dopo un lungo periodo di silenzio, dovuto al timore di non essere creduto, zio, come tanti altri sopravvissuti, prese l’impegno civile di portare la sua testimonianza dovunque gli venisse richiesto e lo ha fatto fino a pochi giorni prima della sua scomparsa, l’8 Dicembre 2019”.

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