13.7 C
Campobasso
martedì, Aprile 23, 2024

Fiat in chiaroscuro: partono i lavori per i nuovi motori, ma scatta il contratto di solidarietà per 1700 operai

AttualitàFiat in chiaroscuro: partono i lavori per i nuovi motori, ma scatta il contratto di solidarietà per 1700 operai

Una ripresa vicina che però deve passare per una fase di sacrifici, meno ore di lavoro, meno soldi in busta paga e quindi un calo del reddito per gli operai. E’ il futuro in chiaroscuro che riguarda la Fiat di Termoli, che si prepara a un 2020 di transizione, in attesa del rilancio, che esattamente tra un anno dovrebbe interessare lo stabilimento molisano con l’avvio della produzione dei motori ibridi. In azienda sta per iniziare la ristrutturazione e l’adeguamento delle linee produttive e la direzione ha trovato un accordo con i sindacati per l’organizzazione del lavoro. Contratti di solidarietà che interesseranno 1676 lavoratori nel periodo che va dal 27 gennaio al 2 agosto. La Uilm fa sapere che il 27 gennaio si fermeranno tutte le linee di lavorazione 8 valvole e dal 31 anche il montaggio. Riduzione dunque del lavoro per gli operai diretti, indiretti e collegati alle unità motori 8 e 16 valvole, propulsori in via estinzione. Viene confermato che ai sensi di legge per ciascun lavoratore la percentuale minima di presenza nell’arco dell’intero periodo per il quale il contratto di solidarietà è stipulato non può essere inferiore al 30%”. Una misura che si è resa necessaria anche perché al momento ci sono circa 806 lavoratori in esubero al mese. I sindacati che hanno firmato l’accordo vigileranno, attraverso una verifica mese per mese, sull’andamento della misura anche per quanto riguarda gli aspetti legati alla maturazione dei contributi e dei diritti contrattuali. Coloro che temporaneamente si vedranno ridotto l’orario di lavoro saranno però destinatari di corsi di formazione obbligatori. Il tutto in vista di una futura ricollocazione. “Il Contratto di solidarietà comporta sicuramente disagi economici e organizzativi – commentano dalla Uilm – ma costituisce un passaggio necessario per preparare il terreno al rilancio dello stabilimento di Termoli”. Insomma come a dire “non c’è scelta”. Se viene ridotta drasticamente la produzione in una parte della fabbrica, in un’altra invece aumenta. E’ stato comunicato, infatti, che a partire proprio dal 27 gennaio ci sarà un incremento nell’area motori 2000 T4 che passerà a 18 turni sul montaggio e 17 turni in lavorazione, mentre la manutenzione collegata passerà a 20 turni.

Ultime Notizie