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giovedì, Marzo 28, 2024

Sanità, passa la linea Toma: si va verso il superamento del decreto Balduzzi

AperturaSanità, passa la linea Toma: si va verso il superamento del decreto Balduzzi

Passa la linea Toma e si va verso il superamento del Decreto Balduzzi. Arriva dal Governo e, nello specifico, dal Ministero della Salute, una prima apertura in favore delle regioni penalizzate dai provvedimenti assunti dal governo guidato ai tempi da Mario Monti. Parliamo del 2015. Nelle scorse settimane il Presidente della Regione aveva fatto la voce grossa, minacciando il mancato assenso del Molise all’intesa sul Patto per la Salute in discussione presso la Conferenza delle Regioni. Non la firmeremo, disse Toma, ponendo sostanzialmente due richieste sul tavolo: la deroga per il Molise al decrteo Balduzzi e il superamento della fase commissariale almeno nella sua forma attuale, ovvero con il ricorso a commissari esterni alla Regione Molise. Se sul primo tema la strada sembra spianarsi e si avvia verso il conferimento di un Dea di II livello al Molise ed il ripristino delle principali attività di interento in ambito sanitario, sul secondo, quello dei commissariamenti, la strada è ancora irta di ostacoli. Sempre da Roma, sempre dal Ministero della Salute, arriva una chiusura verso l’assegnazione del ruolo di Commissario ad acta per la Sanità ai presidenti di regione, questo nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha statuito l’assenza di alcuna incompatibilità. Su questo Conte ed il Governo giallo-rosso sembrano intenzionati a tirare dritto. Ma non è detta l’ultima parola. Nelle prossime ore i presidenti di Regione si riuniranno di nuovo a Roma e ci potrebbero essere novità di rilievo anche sul fronte commissari.

Intanto, mentre prosegue lo sfoglio della margherita, commissario sì commissario no, emerge un dato sconcertante. Da una prima ricostruzione ammonterebbe a circa 14milioni di euro l’esborso subito dalla regione per le spese di una fase commissariale lunga 12 anni, decisa a Roma e pagata con le tasse dei molisani. In questi docidici anni, infatti, sono stati scaricati sui molisani le spese necessarie a pagare sub Commissari, Commissari e, questa la nota più pesante, una società, la KPMG Spa, incaricata di monitorare e revisionare costantemente i dati relativi alla sanità molisana e, per la precisione, gli inidcatori economici collegati al piano di rientro. Ad imporre nel 2007 la KPMG all’allora governo Iorio, che la dovette accettare ob torto collo, fu il Ministero dell’Economia e Finanze. La durata dell’incarico, secondo quanto indicato nella delibera di Giunta 630 del 5 giugno 2007,coincide con la tempistica richiesta dal Piano di rientro. E’ cosa nota che quest’ultimo sia tuttora in corso proprio dal 2007. Per la KPMG si parla di una spesa che andrebbe ad aggirarsi sul milione all’anno. Fatti due conti sommando un milione per dodici, aggiungendo 150mila euro all’anno per dodici anni per il sub commissario e 300 attuali per Commissario e vice, si arriva a sfiorare 14 milioni di euro pagati dai molisani.

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