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venerdì, Marzo 29, 2024

Isernia. Protesta in difesa dell’ospedale: vogliono smantellare il Veneziale, ma noi lo impediremo

AttualitàIsernia. Protesta in difesa dell'ospedale: vogliono smantellare il Veneziale, ma noi lo impediremo

Non sono mancati momenti di rabbia e tensione durante l’ennesima manifestazione di protesta organizzata all’ingresso del Veneziale di Isernia. A surriscaldare gli animi non solo la questione di senologia. Ora si teme anche per il futuro di oncologia e neurofisiopatologia. Per i manifestanti il disegno è chiaro: vogliono smantellare ciò che resta della sanità in tutta la provincia, non solo al Veneziale, ma anche al Caracciolo di Agnone e al Santissimo Rosario di Venafro. Nell’immediato il comitato in seno al problema chiede il congelamento di tutti i provvedimenti adottati nell’ultimo mese, in modo da non creare disservizi agli utenti. Mentre nelle prossime settimane si punta a bypassare i commissari e chiedere un incontro direttamente al ministro della salute Roberto Speranza: “L’ultimo episodio in ordine di tempo accaduto presso il Centro di Senologia dell’Ospedale Civile “F. Veneziale di Isernia” – spiega il portavoce Emilio Izzo – assume contorni inquietanti e seriamente preoccupanti! Nell’indifferenza generale, a parte le dure parole di condanna della consigliera Romagnuolo, il responsabile del reparto di senologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, ordina di far rimuovere i cartelli sulle porte degli ambulatori dei dott. Rispoli e Scarabeo, creando di fatto un disservizio tra gli utenti e dimostrando un’arroganza mai vita! Il vaso è pieno, non c’è più spazio per gocce avvelenate! Il disegno è chiaro, eliminare Isernia e la sua provincia con Agnone e Venafro, chiudendo contemporaneamente senologia, oncologia e neurofisiopatologia, nel silenzio più totale! Ma se la politica mette in atto questo viscido gioco, i cittadini si stanno organizzando e ribellando”. Al termine del suo intervento, Izzo ha accusato un malore. Sono seguiti momenti di tensione, ma la situazione è subito tornata sotto controllo. Alla manifestazione hanno partecipato anche diversi sindaci e amministratori dell’ambito territoriale di Isernia. Insieme hanno deciso di sottoscrivere un documento da sottoporre all’attenzione dei commissari. É l’ennesimo tentativo per avere quelle risposte che finora non ci sono state. Tra i cittadini la preoccupazione cresce di giorno in giorno. Già oggi non è facile ottenere risposte con i servizi ridotti all’osso – dicono – ma sarebbe ancora peggio essere costretti ad andare a Campobasso.

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