Tensione alle stelle ieri sera al porto di Termoli dove una delegazione di armatori della marineria di Manfredonia ha impedito ai pescherecci locali di mollare gli ormeggi e di uscire per la nuova battuta di pesca. Il gruppo di armatori si è presentato in banchina proprio all’arrivo di alcune barche che a malapena sono riuscite a scaricare il pescato. La marineria di Manfredonia è in stato di agitazione per alcune multe ricevute e sta tentando di coinvolgere quella termolese nella protesta. Di fatto per il momento ci è riuscita. Ci sono stati momenti di forte tensione tra gli armatori e sarebbero volate parole grosse tra intimidazioni e minacce, secondo il racconto di alcuni. Sul posto per questioni di ordine pubblico anche diverse volanti della polizia e dei carabinieri, che però non hanno ricevuto denunce o richieste di intervento. Per evitare lo scontro alla fine gli armatori termolesi hanno deciso di aderire alla protesta, ma a malavoglia, anche perché la marineria di Manfredonia è in stato di agitazione per alcune norme che invece quella termolese rispetta da sempre. La protesta ora si allarga anche a Termoli, ma gli animi restano agitati, tanto che gli operatori locali hanno chiesto l’intervento del Prefetto. Quattro pescherecci sono in mare e rientrano oggi, mentre invece stasera tutti quelli costretti a restare ormeggiati vorrebbero uscire. Gli uomini della marineria pugliese però sono ancora in città e con molta probabilità si ripeteranno le dinamiche già vissute nella serata di ieri. Il rischio intanto è che venerdì sui banchi del mercato mancherebbe il prodotto fresco locale, dopo già il lungo stop dovuto al fermo pesca.