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giovedì, Marzo 28, 2024

Situazione FCA Termoli, Rifondazione Comunista: “Se va in crisi, muore il Molise”

AttualitàSituazione FCA Termoli, Rifondazione Comunista: "Se va in crisi, muore il Molise"

Il coordinatore regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Pasquale Sisto ha espresso forte preoccupazione per lo stabilimento FCA di Termoli sottolineando che dai prossimi giorni ci sarà una forte riduzione di produzione in tutti i reparti. “Addirittura – ha continuato Sisto – alcuni lavoratori verranno trasferiti alla SEVEL di Val di Sangro, e ciò creerà disagi, in quanto toccherà anche lavoratrici con figli a carico”.

Da Rifondazione Comunista hanno sottolineato come il Molise stia attraversando da più di dieci anni una profonda crisi in tutti i settori produttivi. L’esempio rimarcato è quello del settore edile dove i dati sono impietosi e più volte ricordati: occupati più che dimezzati, passati da circa 15 mila all’inizio della crisi a circa 6 mila attuali. Decine le attività chiuse, del settore dei materiali da costruzione.

Una situazione di crisi diffusa e drammatica, comunque, è risaputo, anche negli altri settori, come ha detto ancora Sisto ponendo l’accento sulla chiusura dello Zuccherificio di Termoli e dell’ITTIERRE, che hanno lasciato senza lavoro circa 500 unità, la quasi chiusura della GAM di Bojano– ha detto ancora testualmente – che interessa 240 lavoratori più l’indotto . “Se anche lo stabilimento FIAT di Rivolta del Re dovesse andare in crisi definitivamente, allora potremmo proclamare la “morte del Molise. Abbiamo appreso – ha continuato l’esponente di Rifondazione Comunista – che la FCA investirà nello stabilimento di Pomigliano D’Arco un miliardo di euro per la produzione dell’Alfa Romeo Tonale e della Panda Ibrida. Non ci dispiace certamente per gli investimenti in altri siti del sud, ma vogliamo ricordare alla Famiglia Agnelli che lo stabilimento di Termoli è stato costruito a totale carico dell’allora Cassa Per il Mezzogiorno, ciò dovrebbe essere tenuto a mente – ha proseguito – e di conseguenza la proprietà è tenuta a fare i dovuti investimenti nell’azienda per la costruzione di nuovi modelli che permetteranno il mantenimento degli attuali livelli produttivi e occupazionali, e per dare almeno una possibilità al Molise di mantenere la sua ” sopravvivenza”.

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