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mercoledì, Aprile 24, 2024

La Camera penale di Larino visita il carcere per verifica condizione detenuti

AttualitàLa Camera penale di Larino visita il carcere per verifica condizione detenuti

Anche la nuova Camera Penale di Larino ha aderito all’iniziativa “Ferragosto in carcere”, promossa dal Partito e Radio Radicale e condivisa dall’Unione Camere Penali Italiane per manifestare, soprattutto nel periodo più caldo dell’anno, la vicinanza dei penalisti a coloro che sopportano spesso uno stato di detenzione contrario ai principi costituzionali e alle norme dell’Ordinamento Penitenziario. L’iniziativa si è svolta in carcere a Larino e hanno partecipato, per la Camera Penale, il presidente, Roberto D’Aloisio, il segretario, Luigi Iavasile e tre componenti dell’Osservatorio Carceri, Nicola Bonaduce, Maria Tesi e Federica Rogata. Presenti anche i consiglieri regionali Massimiliano Scarabeo e Nico Romagnuolo. Sono stati accompagnati con grande disponibilità e professionalità dal direttore, Rosa La Ginestra. Un modo per verificare le condizioni detenuti, sicuramente privilegiati – osservano dalla Camera penale – rispetto a quelli di altri istituti sia con riguardo alle possibilità di formazione scolastica e professionale che per il godimento di – seppur limitati- spazi di libertà. Anche se un numero superiore alla capienza, l’impressione che i visitatori hanno avuto è che i reclusi godano di adeguati spazi con celle personalizzate. Oltre alle aule per le lezioni e ai laboratori di cucina e sala, sono presenti zone verdi, con orto e serra, aree dedicate ai giochi per i bambini, reparto sanitario, biblioteca, sala lettura, cappella e sala delle confessioni, ed è in fase di realizzazione la sala per le videochiamate dei detenuti.

Fiore all’occhiello del carcere è apparso, poi, l’approccio umano dell’amministrazione penitenziaria nei confronti delle esigenze dei detenuti, come riconosciuto anche da alcuni di essi, approdati a Larino da altri istituti dove le offerte rieducative sono ridotte ed il rapporto con i vertici del tutto assente. II sistema trattamentale, per i detenuti che vi aderiscono in maniera attiva e costruttiva, si dimostra efficace e costituisce la chiave di accesso ai provvedimenti della magistratura di sorveglianza. Non mancano le criticità, a partire dalle serie difficoltà nei collegamenti stradali per raggiungere la struttura da parte dei familiari dei detenuti. Altro punto dolente è la carenza di personale, con le inevitabili ripercussioni nella gestione dell’ordine e della sicurezza. Assente il servizio per le Tossicodipendenze oltre al lavoro svolto dall’infermiere di turno e il supporto psicologico viene demandato, in sostanza, all’attività dei volontari. Si cercano nuovi percorsi per l’effettivo reinserimento sociale e lavorativo. L’impegno della Camera penale è quello di farsi portavoce di tutte le criticità evidenziate e di sollecitare le istituzioni affinché – concludono i responsabili – le numerose energie impiegate all’interno del carcere non si disperdano vanamente al di fuori delle mura, col rischio di ricaduta nel crimine per l’assenza di alternative”.

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