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martedì, Marzo 19, 2024

Emergenza neurochirurgia, raffica di proteste e assedio al Consiglio Regionale. “Morte sicura senza soluzioni”

AperturaEmergenza neurochirurgia, raffica di proteste e assedio al Consiglio Regionale. "Morte sicura senza soluzioni"

DI GIOVANNI MINICOZZI

Proteste a raffica contro la sospensione dell’attività operatoria di neurochirurgia in emergenza all’ospedale Cardarelli di Campobasso con conseguente trasferimento dei malcapitati al nosocomio di Teramo o in altri ospedali fuori Regione.
I vertici dell’Asrem minimizzano e parlano di un nuovo protocollo d’intesa sottoscritto con Neuromed lo scorso 18 luglio che riduce le prestazioni dell’istituto di ricerca. In realtà la carenza di personale specialistico al Cardarelli ha costretto Sosto, Forciniti e Lucchetti a trovare soluzioni alternative che, però, hanno peggiorato la situazione.
Intanto il comitato pro- Cardarelli e i comitati di quartiere di Campobasso chiedono soluzioni rapide per evitare altre tragedie alle persone colpite da ictus emorragico o da altre patologie tempo-dipendenti. Il presidente del comitato Tommasino Iocca è perentorio:

“Ora siamo alla frutta, siamo veramente alla frutta e noi non tolleriamo più che sulla pelle dei molisani si scontino le inefficienze del sistema. A questo punto questa tegola non la vogliamo sopportare perché il risultato produrrebbe solo tanti morti per le strade durante i trasporti”.

– Che chiedete all’Asrem e alla politica regionale?

“All’Asrem la primissima cosa è di assicurare il servizio visto che la Neuromed il servizio non lo assicura più dopo la stipula del nuovo protocollo. Assicurare il servizio con qualsiasi mezzo, con l’elisoccorso, con qualsiasi cosa e con rapidità.
Seconda cosa, bandire i concorsi. A’abbiamo bisogno di rilanciare il Cardarelli per renderlo efficiente e per dare un servizio di qualità a tutta la Regione”.

– Martedì prossimo dovrebbe tenersi un consiglio regionale monotematico sulla sanità. Andrete a presenziare i lavori?

“Se ci sarà questo consiglio monotematico sulla sanità noi saremo non solo presenti ma faremo un presidio davanti alla Regione perché la sanità è di tutti. Vogliamo scoprire e stanare chi gioca contro la sanità pubblica, ascoltare e protestare per difendere la salute di tutti”.

Non da meno la protesta dei rappresentanti dei comitati di quartiere:

“In qualsiasi momento un nostro genitore o un nostro figlio potrebbe trovarsi in una situazione di emergenza e al momento rischierebbe seriamente
la propria vita. Quindi chiediamo l’aiuto di tutti e come rappresentanti dei quartieri ci siamo per difendere la sanità pubblica e il diritto alla salute”.

Anche il Forum per la sanità pubblica ha preannunciato un poderoso presidio al Consiglio regionale di martedì prossimo e ha inviato una nota alla Prefettura di Campobasso e a Salvatore Micone per chiedere di installare un maxi schermo al fine di consentire a tutti di ascoltare il dibattito preservando l’ordine e la sicurezza pubblica.
Con molta probabilità, però, la riunione del consiglio regionale di martedì potrebbe essere rinviata per indisponibilità comunicata dai commissari Angelo Giustini e Aida Grossi.

Sulla vicenda legata alla neurochirurgia sono intervenuti anche i consiglieri comunali Pd di Campobasso e il sindaco Roberto Gravina che hanno stigmatizzato la decisione di sospendere il servizio.

“Pensare di ricorrere all’assistenza di emergenza all’ospedale di Teramo con la nostra viabilità ordinaria è semplicemente un suicidio e un emorragico praticamente è destinato a miglior vita” – ha dichiarato Roberto Gravina sollecitando l’attivazione immediata di un servizio di elisoccorso.

Attendiamo ora gli sviluppi della gravissima situazione ma appare evidente che la cronica carenza di personale medico specializzato non lascia prevedere niente di positivo almeno fino a quando non arriveranno i concorsi e le nuove assunzioni preannunciate dal commissario Angelo Giustini. Nel frattempo preghiamo il Padre Eterno per non morire.

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