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mercoledì, Aprile 24, 2024

Il sito archeologico del Paleolitico di Isernia sotto la lente dei ricercatori europei

AttualitàIl sito archeologico del Paleolitico di Isernia sotto la lente dei ricercatori europei

Scopo dell’incontro internazionale organizzato al Centro Europeo di Ricerche Preistoriche di Isernia è stato quello di illustrare i risultati degli ultimi studi sull’evoluzione dell’uomo alla luce dei recenti scavi nei più importanti siti paleolitici. Tra i relatori anche Dominique Grimaud-Hervè, del Museo di storia naturale di Parigi, mentre a porre l’attenzione sui fossili umani rinvenuti in Italia ci ha pensato Julie Arnaud dell’università di Ferrara, focalizzando l’attenzione anche sul sito di località La Pineta: non è il più antico di Europa – ha detto – ma per la comunità scientifica è sicuramente uno dei più importanti. Intanto al Museo del Paleolitico si continua a lavorare per esporre il reperto più importante: il dentino risalente a circa 600mila anni fa. Con ogni probabilità se ne parlerà l’anno prossimo, ha detto il direttore del museo del Paleolitico, Enza Zullo. Fra le novità previste per i visitatori, la possibilità di utilizzare nuove tecnologie. Anche l’Università di Ferrara – da sempre impegnata nell’area degli scavi – sta lavorando per dare maggiore visibilità all’ultima importante scoperta. Grazie al dentino, sarà ricostruita la fisionomia di un bambino di 600mila anni fa, ha detto il professor Carlo Peretto, direttore degli scavi. L’appuntamento scientifico ha inoltre permesso di approfondire gli aspetti sulle più moderne e innovative metodiche per il restauro, la conservazione e la presentazione museografica al grande pubblico dei fossili, al fine di consentire una corretta percezione della loro importanza in ambito culturale.

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