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sabato, Aprile 20, 2024

“Voglio nascere a Termoli”: protesta il Basso Molise contro la chiusura del Punto Nascita. “Non ci fermeremo!”

Apertura"Voglio nascere a Termoli": protesta il Basso Molise contro la chiusura del Punto Nascita. "Non ci fermeremo!"

La prima risposta della città di Termoli all’agguato, perché di questo si è trattato secondo molti, con cui i commissari Angelo Giustini e Ida Grossi hanno deciso la chiusura del punto nascita del San Timoteo di Termoli, c’è stata. Tante le donne, gli uomini, arrivati anche dai paesi vicini che si sono dati appuntamento davanti all’ospedale per far sentire la propria voce, per reclamare il proprio diritto alla salute. Proprio nel momento in cui in sala parto veniva dato alla luce un bimbo, forse l’ultimo nato a Termoli, perché da oggi sono sospesi tutti i ricoveri delle donne arrivate al termine della gravidanza. Tanta la rabbia, per qualcosa che poteva essere evitato, tante le preoccupazioni non solo delle future mamme, ma di qualsiasi cittadino che si vede privato di un diritto, mettendo a rischio la propria salute.

Tante le mamme con il pancione che hanno sfidato il sole e le temperature caldissime pur di esserci. Tante le donne che hanno già partorito e che hanno portato i loro figli a manifestare perché una decisione così non si può accettare. Così come hanno voluto dare un segnale anche alcune ostetriche ormai in pensione, ma che l’attaccamento al proprio ospedale lo hanno dimostrato fino all’ultimo, partecipando alla protesta.

La manifestazione ‘Voglio nascere a Termoli’ è stata organizzata in pochissime ore dal gruppo Facebook ‘Donne e Mamme Termoli’ a cui hanno aderito tante associazioni.

Diversi i politici presenti alla manifestazione, tanti anche i sindaci del Basso Molise. Il sindaco di Termoli Francesco Roberti ha annunciato di aver dato mandato agli avvocati Iacovino e Romano per impugnare l’atto firmato da Giustini e acettato dai vertici Asrem. E’ stato chiesto un incontro a Roma con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con il Ministro Giulia Grillo.

E mentre fuori si protesta, dentro, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia ci sono donne preoccupate che tenendosi il pancione stretto, camminano su e giù per il parto. E poi c’è il primario facente funzione il dottor Bernardino Molinari che con la sua abnegazione ha cercato in tutti modi in questi anni di far crescere il reparto. Per lui oggi, questa è una grande sconfitta.

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