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martedì, Aprile 23, 2024

Emergenza sanità, Giustini chiede soccorso ai medici militari. Toma attacca: “Scelta estemporanea”. Iorio difende il Commissario

AperturaEmergenza sanità, Giustini chiede soccorso ai medici militari. Toma attacca: "Scelta estemporanea". Iorio difende il Commissario

di GIOVANNI MINICOZZI

Ha conquistato le cronache nazionali la proposta del Commissariato alla sanità Angelo Giustini di voler fronteggiare la crescente carenza di specialisti negli ospedali pubblici molisani chiedendo il supporto dei medici delle forze armate. Una soluzione tampone per evitare ulteriori chiusure di reparti in attesa di nuovi concorsi o dell’autorizzazione ministeriale  per poter utilizzare medici in pensione. 

A tambur battente però è arrivata la netta opposizione del governatore Donato Toma; 

“Sono contrario a soluzioni non strutturali ed estemporanee  perché non ritengo si tratti di una soluzione utile e praticabile – ha dichiarato il Presidente.  Avrei gradito una informazione preventiva da parte del Commissariato che,peraltro in questi sei mesi non ha risolto nessun problema e,  quindi –  concluso Donato Toma -ha fallito. 

Il Presidente della Regione ha poi informato il premier Conte della gravisdima emergenza sanitarua e ha chiesto misure straordinarie per garantire il diritto alla salute dei molisani.

Dunque continua la contrapposizione tra il Presidente della Regione , che evidentemente  non ha ancora digerito la norma sula sua incompatibilità, e il commissario Angelo Giustini che denuncia dieci anni di immobilismo. 

Una  sorta di lesa maestà per il governatore che però non dà alcuna soluzione per fronteggiare il grave problema. 

Diametralmente opposta, invece, la posizione dell’ex Presidente Michele Iorio:

Io credo che la soluzione sia necessaria e va dato atto al commissario di essersi mosso con rapidità avendo compreso qual’e’ la difficoltà del Molise. Io dico in sintesi, soprattutto sul piano politico, che spero che adesso nessuno più pensi che in Molise ce la può fare da solo con un fondo sanitario assolutamente non idoneo a garantire i livelli essenziali di assistenza in questa Regione. Se dopo dodici anni di piano di rientro siamo ancora nella situazione di avere il blocco del turnover significa che qualcuno a Roma non ha capito di cosa si sta parlando. I tavoli tecnici hanno stravolto e hanno rovinato la sanità molisana attraverso procedure burocratiche assurde, astruse, ingiuste e incostituzionali”

–  Il piano sanitario è  scaduto ,serve un altro piano. Chi lo dovrà redigere la Regione oppure la struttura commissariale?” 

Ma la struttura commissariale deve fare  il nuovo piano ma credo che avrà molte difficoltà sempre perché i conti non tornano. Mi auguro che qualcuno prenda sul serio la questione del Molise con un problema da risolvere e non con i tagli ma con il rilancio di una sanità pubblica che merita di essere rilanciata “ –  ha concluso Michele Iorio.

Nettamente contrari ai militari in corsia l’ Ugl nazionale (dopo l’ultima follia del Molise basta con il numero chiuso alle facoltà di medicina) e Alessandra Mussolini che ha dichiarato: ” trovo vergognoso che venga addirittura  scomodato l’esercito per affrontare l’emergenza sanità negli ospedali del Molise”. Dura anche la posizione del Pd che attacca frontalmente il governo nazionale e quello regionale:

“Dopo un anno di immobilismo è ora di darsi da fare per risolvere i problemi abbandonando il mantra di dare sempre la colpa al passato e assumendosi la responsabilità di trovare le soluzioni finora solo promesse ma mai perseguite” – ha dichiarato il segretario del Pd Vittorino Facciolla. Finiti i proclami e le elezioni sul terreno resta solo l’incapacità  certificata e i conseguenti disastri economici e sociali”  ha concluso il segretario regionale del partito democratico invocando soluzioni urgenti.

Al di là delle differenti opinioni resta il fatto che, militari o non, bisogna salvaguardare l’operatività dei reparti e la salute dei molisani messa a rischio da continui tagli  imposti dai ministeri .

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