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mercoledì, Aprile 24, 2024

Io amo Campobasso, amore disinteressato?

AttualitàIo amo Campobasso, amore disinteressato?

Di ADELE FRARACCI

Le idee è giustissimo che non siano mai in vendita, ma in politica si deve declinare sul terreno secondo principio di realtà.

Sicché il principio di realtà, per una “forza” come Iac, c’è stato, ma è risultato piuttosto confuso o quantomeno non coerentemente comunicato. Chi muove le fila di Iac non è sprovveduto, nessuno potrebbe del resto mai pensarlo, dato che il movimento ha tenuto spesso a rimarcare l’alto profilo culturale e professionale di cui è dotato.

Dunque è consapevole al punto che ciò che era stato proposto come un bel programma “sogno d’amore corrisposto” a disposizione della città e degli schieramenti politici, si è risolto nella costruzione di una lista elettorale.
C’è qualcosa di male? No.
Diciamo che in molti, sin dall’inizio, l’avevano in effetti “profetizzato”, vuoi perché a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca ( e del resto che male ci sarebbe stato a comunicarlo subito? ) , vuoi per la coscienza che si ha della città e dei suoi attori di cdx e di csx, e così è infatti avvenuto: è arrivata la lista!

Essa non poteva che lavorare al superamento della soglia di sbarramento e confidare nella possibilità di “pizzicare” una poltrona, quella per il candidato sindaco. Ma ora?

Ora e qui Iac sul ballottaggio sostiene: nessun apparentamento ufficiale e “pronti via” alla libertà di voto per i suoi simpatizzanti.

Diciamocelo, cerca di drenare quello che è difficile drenare: il voto di gran parte dei suoi sostenitori al m5stelle.

Malauguratamente per Iac se il m5 stelle dovesse vincere, Iac morirebbe consunto di mal d’amore per se stesso e per la poltrona.
Se il cdx malauguratamente per i Campobassani dovesse vincere, Iac avrebbe il suo posto al sole in città, all’opposizione o casomai anche un ruolo da attore- satellite dei “Tarallucci e Niro”.
Alcuni in città sospettano proprio su quest’ultimo punto.
Sia legittimo o meno il sospetto, da dove esso deriva?

L’avv. Liberanome ha un suo pregresso con Niro, si è candidata alle elezioni regionali proprio con lui. E non parliamo di tanto tempo fa, ma solo dell’anno scorso, quando il cdx ha vinto in regione anche grazie all’apporto della Lega salviniana.

L’invito alla libertà è solo l’ultimo “tocco” del percorso di Iac, più che mai confuso; ci si gioca il tutto per tutto, lanciando finanche la carta “dell’uno vale l’altro”, la lega vale il m5 stelle qui a Cb, dimenticando che se è vero che da Roma, dato il contratto giallo -verde, Gravina potrebbe essere “raggiunto e eterodiretto”, la D’Alessandro potrebbe risultare eterodiretta non solo da Roma, ma anche da Isernia, Venafro e Baranello messi assieme.
Aspetto quest’ultimo che, fuor da “geopolitica” da stradario, frane e fossi inclusi, autostrada esclusa, a molti appare così : il sistema dei soliti noti.

Per Iac rappresenterebbe il ponte per arrivare però a destinazione: il progetto di conquistare una poltrona in Consiglio per continuare la propria attività.

Il 9 si saprà se il progetto, prima del programma, ci sarà con amore o anche senza, per amore e anche senza.

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