12.1 C
Campobasso
giovedì, Aprile 18, 2024

Crisi dell’editoria, giornalisti senza stipendio da due mesi. Assostampa protesta, Regione immobile.

AperturaCrisi dell'editoria, giornalisti senza stipendio da due mesi. Assostampa protesta, Regione immobile.

di GIOVANNI MINICOZZI

Editori alla canna del gas, giornalisti e tecnici senza stipendio, in alcuni casi difficoltà a pagare le bollette di energia e telefono per non parlare di lavoro nero e mal pagato. È questa la tragica situazione in cui versa il settore dell’informazione regionale tra l’indifferenza delle Istituzioni che da mesi continuano a promettere soluzioni immediate senza alcuna concretezza.
Viene il dubbio che a costoro non interessi né la tutela degli operatori, né il diritto dei cittadini ad essere informati. O, forse, certa politica preferisce eliminare la stampa per far calare il silenzio sul loro operato. Costoro, però, hanno fatto male i conti perché i giornalisti e i tecnici sono sul piede di guerra,. Hanno risposto in massa all’appello lanciato da Assostampa  Molise e hanno deciso articolate ed eclatanti manifestazioni contro la Regione. Il Presidente dell’associazione di categoria Giuseppe Di Pietro anticipa le possibili azioni di protesta previo coinvolgimento di tutti gli operatori del settore:

“Qui c’è un problema di rispetto dei ruoli ma anche di rispetto degli impegni presi. La politica aveva garantito delle campagne istituzionali di comunicazione, mi ricordo quella sulla cultura, una nuova legge per l’editoria e il pagamento di tuti gli arretrati. Invece siamo abbondantemente a tempo scaduto e la Regione non ha mantenuto nessuna promessa. Il problema è che non c’è ancora nulla di tutto questo è si potrebbe parlare dj molto altro. Quindi c’è bisogno di far capire l’importanza del mondo dell’informazione in questa comunità e c’è bisogno di farlo in maniera diciamo non usuale”.

Quali sono le priorità delle richieste alla Regione e al Presidente Toma?
“Innanzitutto lo sblocco di una promessa, quella di duecentomila euro di fondi per la promozione culturale, poi l’attivazione di quello che è un regolamento europeo, cioè i fondi destinati alla comunicazione dei bandi europei per non ripercorrere quello che è stato erroneamente fatto nel passato quando la comunicazione e: stata delegata alle assunzioni di amici per diffondere i bandi europei. Poi lo sblocco delle annualità pregresse della legge in vigore e quindi l’approvazione di una nuova legge di sistema”.

Sono previste alcune manifestazioni di protesta anche eclatanti, ci può dire quali sono e quando?

“Noi vogliamo far comprendere veramente ,cioè toccare nel vivo la popolazione, la collettività ,la società e anche la parte politica, il ruolo importante che riveste e pensiamo per esempio alla campagna elettorale ad un blackout di più giorni su tutto quello che riguarda le iniziative, le manifestazioni ,tutto quello che riguarda il mondo dei Palazzi Lo oscuriamo ,iniziamo da questo, vediamo quale sarà la reazione della gente e anche dei diretti interessati”.

Vi fermate qui ,solo questo?

“Abbiamo fatto un incontro con tanti colleghi, devo dire che loro soffrono questo stato profondo di crisi del settore ed abbiamo anche deciso che si potrebbe pensare ad uno oscuramento dei Tg per un giorno o per più giorni e pensare chissà al giorno in cui ci sarà da dare i risultati elettorali di oscurare completamente questo servizio”.

Ultime Notizie