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venerdì, Aprile 26, 2024

I tassisti di Roma tornano ad Agnone per dire “no” a nuovi tagli ai danni dell’ospedale

AgnoneI tassisti di Roma tornano ad Agnone per dire "no" a nuovi tagli ai danni dell'ospedale

I tassisti altomolisani e dell’altovastese residenti nella Capitale si apprestano a tornare ad Agnone con le loro auto bianche per manifestare ancora una volta in difesa del Caracciolo. Lo faranno il 31 maggio prossimo. Con loro ci saranno anche i trattori e i mezzi pesanti degli allevatori locali, oltre a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ospedale. I tassisti di Roma tornano a farsi sentire perché sono fortemente preoccupati per le voci di ulteriori possibili tagli ai residuali servizi offerti al Caracciolo, mettendo così a serio rischio il futuro del presidio e in particolare del pronto soccorso. “Noi tassisti – spiegano – sappiamo bene quali sono i tempi di percorrenza per raggiungere Isernia o Campobasso, per giunta su strade dissestate e tortuose. Sappiamo che le strade sono spesso impraticabili nei mesi invernali. Per non parlare delle bufere di neve, che spesso creano un completo isolamento, rischiando di dover rimanere impotenti, anche di fronte ad una vita da salvare”. I tassisti originari dei paesi altomolisani e di quelli del vicino Abruzzo che dipendono dal Caracciolo, oltre a ringraziare i componenti dei comitati Articolo 32 e il cittadino c’è per il loro impegno, lanciano l’ennesimo appello affinché “l’ospedale dei nostri padri – spiegano – non venga smantellato ma al contrario diventi reale presidio territoriale a garanzia della popolazione che ancora vive e resiste, fra mille altre difficoltà, nei paesi di questo territorio. In definitiva – concludono i tassisti romani – vogliamo che il diritto alla salute, scolpito a caratteri cubitali nella nostra Costituzione, venga tutelato”.

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