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venerdì, Marzo 29, 2024

Fornelli, il 25 aprile dei “martiri minori”

AttualitàFornelli, il 25 aprile dei "martiri minori"

Da Giuseppe Laurelli, nipote del sindaco di Fornelli ucciso dai tedeschi:

Il 4 Ottobre 1943, immeditamente dopo l’insurrezione delle 4 giornate di Napoli, mio nonno Giuseppe, su delazione di un fascista locale, fu processato da un tribunale militare tedesco e condannato all’impiccagione per attività antinazifascista e per aver ordinato e coperto la resistenza armata dei cittadini di Fornelli, piccolo comune del Molise, che portò all’uccisione di un soldato tedesco durante un tentativo di razzia. Con mio nonno furono giustiziati dalle SS altri 5 concittadini innocenti e fu dato alle fiamme il Palazzo baronale di famiglia che bruciò, vigilato dai soldati tedeschi, per ben tre giorni. I Martiri restarono esposti alle intemperie e al ludibrio degli animali, controllati a vista dalle
SS. Solo dopo ben 15 giorni in seguito all’intervento della Croce Rossa, il comando nazista ne autorizzò l’inumazione. Nel dopoguerra il delatore fascista fu condannato dalla Corte di Cassazione a 25 anni di reclusione a conferma che la condanna di mio nonno fu causata dalla sua delazione
A mio Nonno, riconosciuto partigiano caduto combattente prima forca italiana della resistenza, fu conferita la medaglia di bronzo al valor militare così come al comune di Fornelli. Un riconoscimento inadeguato ma giustificato dalla retorica resistenziale cattocomunista dell’epoca a cui i martiri di Fornelli non erano omologabili. Riconoscimento tanto inadeguato che la partigiana di via Rasella on Carla Capponi confidò a mia mamma Vittoria di vergognarsi della sua medaglia d’oro.
Oggi Fornelli è diventato famoso per essere fra “i borghi più belli d’Italia” senza alcuna menzione ai suoi Martiri che sono ricordati in cerimonie sempre più ristrette caratterizzate dalla pressoché totale assenza dei rappresentanti Istituzionali locali (regione e provincia). Persino l’ultimo deputato PD di Fornelli a cui avevo chiesto di interessarsi perché fosse fatta giustizia a i Martiri con la commutazione motu proprio dal parte del Presidente della Repubblica delle medaglie di bronzo in medaglie d’oro, ha brillato per la sua indifferenza e per la totale assenza alle commemorazioni.
Per questo mi rivolgerò direttamente al Presidente della Repubblica, senza grandi speranze di risposta, perché venga ad onorare i nostri Martiri come giustamente onora i martiri più rinomati.
Nel giorno della Liberazione scrivo questo post amaro per ricordare tutti i martiri “minori” che con il loro sacrificio hanno contribuito a costruire la nostra libertà e lo indirizzo ai tanti che come me vogliono che la memoria della liberazione resti un patrimonio inattaccabile. BUON 25 APRILE”

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