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venerdì, Aprile 19, 2024

Pasqua senza lavoro e senza stipendi per centinaia di famiglie molisane. Guarracino (UilTucs): la classe politica è assente

AperturaPasqua senza lavoro e senza stipendi per centinaia di famiglie molisane. Guarracino (UilTucs): la classe politica è assente

di  ANNA MARIA DI MATTEO

Sono giorni particolari, quelli della Pasqua. Giorni che dovrebbero essere gioiosi, dedicati agli acquisti, ai regali ma che invece, per centinaia di famiglie molisane, sono di amarezza e disperazione. Manca il lavoro e anche chi il posto di lavoro ce l’ha, anche quest’anno trascorrerà le festività senza aver percepito lo stipendio. E’ il caso dei lavoratori dell’Atm, che nonostante gli scioperi attuati il 26 febbraio e il 22 marzo scorsi, non hanno ricevuto le mensilità. Una situazione drammatica, denunciata dai sindacati di categoria che annunciano nuove iniziative di protesta, ancora più incisive, per ottenere ciò che spetta loro di diritto.

Un grido d’allarme lanciato anche da Pasquale Guarrracino, segretario regionale della UilTucs, che ha ricordato come anche questa Pasqua, al pari di quelle degli anni passati, sarà una Pasqua amara per centinaia di lavoratori dei settori del commercio, del turismo e dei servizi, che vivono una crisi profonda dalla quale è difficile uscire. Il sindacalista della Uil attacca frontalmente la classe politica che ad oggi non è riuscita a individuare la soluzione alle tante vertenze ancora aperte. “I nostri politici festeggeranno la Pasqua – ha denunciato – e nel frattempo ci saranno migliaia di molisani che non avranno nulla da festeggiare. Non festeggeranno i lavoratori del commercio che da anni attendono una modifica della legge regionale del settore che consenta anche a loro di riposare la domenica. Non festeggeranno quanti hanno perso il lavoro perché le piccole e medie attività commerciali nelle quali lavoravano hanno chiuso i battenti perché fagocitati dalla grande distribuzione. E non festeggeranno neppure i lavoratori del settore turistico, dei servizi che da anni lavorano pur in presenza di appalti scaduti”, ha proseguito Guarracino che ha sollecitato, ancora una volta, interventi urgenti da parte di chi governa la regione, prima che la crisi, già drammatica, diventi irreversibile. In quel caso le conseguenze sarebbero pesantissime sul tessuto sociale ed imprenditoriale già debole di una terra sempre più fragile e povera.

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