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sabato, Aprile 20, 2024

Comunali, a Campobasso sfida a cinque. Tramontano lascia, Mazzuto lancia Maria Domenica D’Alessandro. Centrodestra unito.

AperturaComunali, a Campobasso sfida a cinque. Tramontano lascia, Mazzuto lancia Maria Domenica D'Alessandro. Centrodestra unito.
Di GIOVANNI MINICOZZI                                             A meno di improbabili sorprese dell’ultima ora il quadro delle candidature a sindaco per la città di Campobasso è definito.

Dopo Alberto Tramontano, che si è ritirato per non dividere la coalizione di centrodestra ma sarà capolista del suo partito, la Lega ha proposto il nome di Maria Domenica D’Alessandro, già candidata alle politiche del 4 marzo 2018 ma traslocata nel partito di Salvini subito dopo le regionali del 22 Aprile. 
Per uscire dallo stallo che si era creato Forza Italia, Fratelli d’Italia e le liste civiche, annusando odore di vittoria con il centrodestra unito, hanno accettato la nuova proposta fatta dal coordinatore regionale della lega Luigi Mazzuto. 
Solo Salvatore Micone Udc e Vincenzo Niro Popolari per l’Italia hanno chiesto qualche ora in più per decidere. Lo stesso Niro, però, ha precisato che ha bisogno di alcune ore solo per verificare con il suo Partito e con i componenti della lista il gradimento di Maria Domenica D’Alessandro. Ma, ha spiegato Niro, apprezzo l’inversione di rotta sul metodo di aver scelto il candidato sindaco al tavolo regionale e non con le odiose imposizioni dall’alto.
Contrarietà, invece, è stata espressa dalle due ex leghiste Aida Romagnuolo e Filomena Calenda che non sono state neanche invitate al tavolo del centrodestra per la scelta definitiva del candidato sindaco. E’ probabile che le fondatrici del movimento denominato Prima il Molise non presentino la lista a sostegno di Maria Domenica D’Alessandro. Dunque il dado è tratto e va riconosciuto a Luigi Mazzuto una insolita determinazione che gli ha consentito di uscire a testa alta dal confronto e di mantenere gli impegni assunti da Salvini al tavolo nazionale.

Non ne esce bene, invece, il presidente della Regione, Donato Toma, che anziché unire la coalizione inconsapevolmente ha cercato di dividerla proponendo nomi improbabili, schierandosi contro l’accordo nazionale del centrodestra e ipotizzando un centrodestra “diviso ma unito”.

In definitiva saranno in cinque a sfidarsi per la conquista della prestigiosa poltrona di palazzo San Giorgio:

-Maria Domenica D’Alessandro per il centrodestra con sei liste al suo fianco;

-Antonio Battista per il centrosinistra con cinque liste;

-Roberto Gravina per il Movimento 5Stelle con una lista;

-Paola Liberanome per Io amo Campobasso con due liste

-Pino Libertucci Italia in Comune con una lista.

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