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giovedì, Aprile 25, 2024

Elezioni. De Michele rifiuta, Sbrocca nel tunnel: “Devo riflettere”.  Caos nel centrodestra, Tramontano “accarezza” i dissidenti 

AperturaElezioni. De Michele rifiuta, Sbrocca nel tunnel: "Devo riflettere".  Caos nel centrodestra, Tramontano "accarezza" i dissidenti 

DI GIOVANNI MINICOZZI

A meno di sorprese dell’ultima ora e di qualche solista civico, la griglia di partenza dei  candidati a sindaco per le città di Campobasso e Termoli sembra definita. Il centrosinistra sarà in campo con Antonio Battista nella città capoluogo di Regione che ha incassato l’unanimità dei consensi dal tavolo della coalizione (Pd, Socialisti, Comunisti italiani, Centro democratico, Mdp e Italia dei valori ), dall’assemblea del circolo cittadino del Pd e dal segretario regionale Vittorino Facciolla.

Anche a Termoli la coalizione ha ufficializzato la candidatura dell’uscente Angelo Sbrocca ma il sindaco, evidentemente infastidito dall’insistente corteggiamento riservato all’avvocato Antonio De Michele da parte del segretario del PD Vittorino Facviolla, si è riservato di decidere. Per la cronaca l’avvocato De Michele ha rifiutato l’offerta perché impegnato in un ruolo importante nel Consiglio Nazionale Forense.

Il  Movimento 5 Stelle, invece,  ha definito, già da alcuni giorni, i suoi candidati che sono Roberto Gravina per Campobasso e Nick Di Michele per Termoli. Resta in sospeso solo la possibilità  di eventuali alleanze con alcune liste civiche e nelle prossime ore Roma scioglierà anche questo nodo.

Nel centrodestra appare stabile il nome di Francesco Roberti per Termoli mentre la scelta di Alberto Tramontano per  Palazzo San Giorgio, decisa ad Arcore  dai tre Partiti alleati (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega) viene contestata dalle liste civiche, Popolari per l’Italia,  Democrazia Popolare, Campobasso del futuro, È Ora e Prima il Molise che minacciano di non sostenere il candidato “imposto dall’alto”. A Termoli ha annunciato la sua candidatura anche l’ex parlamentare e quattro volte sindaco, Remo Di Giandomenico, attuale commissario dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo.

Il governatore Donato Toma tenta di mediare mentre Alberto Tramontano getta acqua sul fuoco e lancia l’appello ai dissidenti;

Io voglio dare un messaggio assolutamente rassicurante, non c’è stata nessuna imposizione, sono una persona, anche per natura, ragionevole ma credo che nella dinamica politica sia necessario arrivare con un’intesa soprattutto nell’ottica di dare una risposta uniforme e immediata ai nostri concittadini. Non ci possiamo consentire di dividerci, ma non per occupare poltrone più o meno comode, non ci possiamo dividere perché insieme possiamo comporre un programma utile ai nostri concittadini, ai campobassani e alla città di Campobasso. Io spero che si arrivi ad una ricomposizione, non mi entusiasma il clima che si è creato, i nostri concittadini ci osservano e spero che davvero in pochi giorni riusciamo a ricomporre una situazione che deve essere unitaria per dare risposte concrete ai nostri concittadini“.

Il governatore Toma tenta una mediazione, secondo lei è utile?

“Il governatore Toma è il vertice istituzionale di questa Regione, credo che abbia il diritto e il dovere di sostenere un’azione unitaria di centrodestra, ha le capacità personali e politiche per intervenire e mediare rispetto alle posizioni emerse. Non è più il tempo delle polemiche, spesso strumentali, è il tempo delle proposte”.

Qual è la sua idea per la città di Campobasso, qual è il suo programma?

Il mio programma è ancora in via di definizione ma deve nascere e lo farò discendere da una parola, da un avverbio italiano che è  ‘Insieme’ “.

Fin qui le dichiarazioni di Alberto Tramontano ma nelle prossime ore la coalizione di centrodestra si riunirà con i movimenti civici per tentare di uscire dall’angolo.

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