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venerdì, Luglio 4, 2025

10 anno fa il terremoto a L’Aquila: il ricordo delle vittime molisane

Attualità10 anno fa il terremoto a L'Aquila: il ricordo delle vittime molisane

10 anni fa, alle 3:32, un terremoto di magnitudo 6.3 fece tremare la terra a L’Aquila e in diversi paesi intorno, portando devastazione e morte. In 309 persero la vita. Uomini, donne, giovani, anziani, studenti. Scene di distruzione e dolore che hanno segnato tutti e hanno tenuto tutti con fiato sospeso, nella speranza di vedere vite salve tirate fuori dalle macerie. Infaticabili i tanti soccorritori arrivati da tutta Italia. Tanti i molisani, studenti ma non solo, che vivevano e vivono in Abruzzo. Tra le vittime sei nostri corregionali: Danilo Ciolli, 25 anni, di Carovilli, studente universitario, rimase sepolto dalle macerie della palazzina vicino l’Ostello della gioventù; Vittorio tagliente, 26enne di Isernia, a L’Aquila si era laureato in Ingegneria Gestionale e si stava specializzando; Con lui in camera l’altro Isernino, Michele Iavagnilio, coetaneo. Si occupava di bambini autistici e aveva studiato Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica. Anche loro morti sotto le maceria della casa in cui vivevano vicino quella dello studente

Elvio Romano, ventiduenne di Bojano, fu trovato senza vita sotto le macerie della palazzina di piazza Rossi. Anche lui studiava a L’Aquila

Luana Paglione aveva 40 anni, viveva ad Onna ed era sposata con un un ingegnere di Capracotta. E’ rimasta sepolta nel crollo della sua casa. Il marito e la figlia di quattro anni si sono salvati. Ernesto Sferra, 80 anni, nato a Carovilli ma residente a Forli del Sannio era andato a stare con la figlia e del genero a L’Aquila. La casa è venuta giù con il sisma e per lui non c’è stato nulla da fare. Un ricordo, il loro, ancora vivo nelle comunità di origine e in tutto il Molise. Oggi ancora di più.

Alle 3:32 la fiaccolata all’Aquila, alla presenza del premier Conte. A dieci anni di distanza da quel terremoto, a 16 anni e mezzo circa da quello di San Giuliano di Puglia e a pochi anni da quelli del centro Italia, resta attuale, stringente il monito, la necessità, il dovere di costruire case sicure in un territorio sismico; si deve fare di più, bene e senza speculazioni per garantire la sicurezza.

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