DI GIOVANNI MINICOZZI
Un brutto colpo per la Gam dopo che Agricola Vicentina e Gruppo Amadori hanno manifestato la volontà di tirarsi indietro dall’impegno di realizzare la nuova struttura per la macellazione dei polli sul famigerato Lotto 2.
A fare recedere il gruppo Amadori dai suoi impegni sono stati diversi fattori e in primis le lungaggini burocratiche connesse alla pubblicazione del bando relativo al secondo Lotto da parte della curatela fallimentare. Infatti, la pubblicazione è avvenuta solo venerdì scorso (a distanza di due anni dell’intesa ministeriale) e la prima asta pubblica è fissata per le ore 11.00 del 12 luglio 2019 per un importo pari a 4.850.000 euro con l’offerta minima a partire da 3.637.500 euro.
Secondo Agricola Vicentina i tempi si sono dilatati a dismisura e non sono compatibili con le necessità né con la programmazione aziendale degli investimenti. “Manterremo la nostra presenza a Bojano – ha fatto sapere il Gruppo Amadori – con il potenziamento dell’incubatoio e con i sessanta allevatori molisani che conferiscono i polli alla nostra azienda. A distanza di due anni non è stato fatto nessun passo avanti per consentirci di avviare di lavorazione e trasformazione della carne. Un gruppo come il nostro che ha l’ambizione di crescere ed espandersi, si trova oggi impaludato in uno stallo non più sostenibile” – ha concluso l’azienda.
Per tutti i partecipanti al tavolo ministeriale è stata una doccia fredda e, pur riconoscendo valide alcune preoccupazioni del Gruppo Amadori hanno invitato l’azienda a riflettere prima di assumere una decisione definitiva.
Anche il governatore Donato Toma, presente all’incontro, ha sollecitato i rappresentanti dell’azienda a rivedere le loro intenzioni e ha garantito celerità e sostegno da parte della Regione. “Ci aspettavamo un bando diverso – ha commentato Toma – perché esistono criticità che potrebbero provocare problemi all’azienda – ha concluso Toma rivolgendosi direttamente al curatore fallimentare.
Doccia gelata anche per i sindacati e le Rsu.
“Il rapporto con Amadori non è chiuso – ha detto il segretario della Cisl Gianni Notaro. In effetti, il secondo bando – ha aggiunto – contiene elementi di criticità per l’azienda e poi – ha sottolineato – averlo pubblicato diversi mesi dopo il primo non aiuta a risolvere un grave problema sociale che coinvolge duecentocinquanta famiglie” ha concluso Notaro.
Sullo sfondo resta il finanziamento del secondo semestre della cassa integrazione straordinaria che però potrebbe sbloccarsi al tavolo ministeriale nei prossimi giorni nella speranza che Agricola Vicentina riveda il proposito di abbandonare la filiera agricola molisana e che l’Amministratore della Gam Giulio Berchicci non recedere dal fitto del ramo d’azienda.
In caso contrario i lavoratori scenderanno sul piede di guerra e già preannunciano azioni eclatanti.