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mercoledì, Luglio 2, 2025

Carcere di Larino. Inchiesta “Pacco free”, chiesto il processo per sedici persone

AttualitàCarcere di Larino. Inchiesta "Pacco free", chiesto il processo per sedici persone

Metodi fantasiosi per far entrare la droga in carcere: nascosta nei cibi precotti, negli stick dei deodoranti, nelle parti intime ma anche nelle suole delle scarpe e persino all’interno dei plichi di cartone usati per l’imballaggio. Tentativi portati avanti anche attraverso pacchi postali e durante i colloqui ma lo stupefacente è stato bloccato prima di arrivare a destinazione.

Indagini intense e durate diverse mesi coordinate dalla Procura di Larino e dall’allora procuratore, Antonio La Rana. Intercettazioni telefoniche, ambientali e immagini ma anche un coordinamento interregionale nelle operazioni investigative.

Ora la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio a carico di oltre sedici persone. Dovranno presentarsi in Tribunale il 18 marzo quando è fissata l’udienza preliminare.

All’epoca erano scattate diverse misure di custodia cautelare e denunce con il sequestro di oltre quattrocento grammi tra hashish e marijuana ma anche cocaina.

L’operazione aveva coinvolto diversi centri e più regioni: Larino, Santa Croce di Magliano, Vasto, Ciampino e Guidonia Montecelio in provincia di Roma.

Impegnati i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, del Nucleo Operativo della Compagnia di Larino e del Reparto di Polizia Penitenziaria con il supporto delle Compagnie delle altre regioni e del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria di Roma.

Un fenomeno, quello dello spaccio di droga, diffuso in Basso Molise che conferma l’attenzione della Procura di Larino, guidata da Isabella Ginefra per contrastare una rete che minaccia non solo i centri più grandi ma anche i paesi dell’intero territorio.

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