Giornata di primarie in casa PD. Seggi aperti in tutta Italia dalle 8 di questa mattina sino alle 20. Si eleggono il segretario nazionale e l’assemblea nazionale e, sul piano locale il segretario regionale e l’assemblea regionale. In Molise sono in tre a correre per la carica di leader del partito: Vittorino Facciolla, Michele Durante e Stefano Buono. A Facciolla sono collegate due liste: Unione per Vittorino Facciolla e Democratici per Vittorino Facciolla; a Michele Durante è collegata la lista Piazza Grande con Durante, mentre a Stefano buono è collegata la lista Ricominciamo dal PD. In Molise i seggi sono 80 in tutta la Regione.
Sul piano nazionale, invece, il confronto è tra Luca Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Possono votare tutti gli iscritti nelle liste elettorali, i giovani dai 16 ai 18 anni, le persone extracomunitarie, gli italiani all’estero e, chiaramente, tutti gli iscritti al PD. Per votare è necessario un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. E’ richiesto, inoltre, un contributo economico di due euro.
In Molise il PD cerca di rialzare la testa dopo la doppia sconfitta elettorale della scorsa primavera quando, in occasione sia delle politiche che delle successive regionali, il Partito Democratico subì un vero e proprio tracollo, perdendo i governo della regione, dimezzando la sua rappresentanza in consiglio regionale e azzerando la rappresentanza parlamentare. Molta autocritica è stata fatta in questo anno che è passato e adesso si guarda con attenzione e con una certa apprensione agli appuntamenti prossimi venturi. Ci sono infatti sullo sfondo due grossi centri che vanno al rinnovo dell’amministrazione comunale. Campobasso, il comune capoluogo di regione e la città di Termoli il cui valore per le opportunità di crescita e sviluppo per l’intera regione è di importanza strategica. Non è un mistero che entrambi i sindaci puntino ad una rielezione: Antonio Battista a Campobasso e Angelo Sbrocca a Termoli. Differenti i contesti, se a Campobasso Battista deve fare i conti con un recente azzeramento di Giunta e fibrillazioni nella maggioranza, a Termoli Sbrocca dovrà confrontarsi con un clima più rovente dovuto alla nota questione della riqualificazione urbana e del tunnel destinato a passare nelle adiacenze del borgo antico.
Insomma, per il nuovo segretario regionale ci sarà molto da lavorare e da subito, uno sforzo sul piano amministrativo al quale andrà aggiunto un ulteriore lavoro dovuto all’altro appuntamento di primavera: le elezioni europee. Nella scorsa tornata il PD si attestò sul 40%, un dato che letto oggi fa tremare le gambe.