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venerdì, Marzo 29, 2024

Regionalismo differenziato: dal Consiglio regionale un NO secco a forzature del Governo

AperturaRegionalismo differenziato: dal Consiglio regionale un NO secco a forzature del Governo

E’ una levata di scudi generale, quella del Consiglio Regionale del Molise, contro il regionalismo differenziato attivato da tre regioni italiane, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, e che rischia di diventare una frattura insanabile tra regioni del nord e regioni del sud. Pur con sfumature differenziate, uno schieramento trasversale che abbraccia forze di maggioranza e di opposizione si è espresso affinché il Governo Nazionale provveda ad eliminare gli elementi di criticità di un percorso a dir poco insidioso. Mozioni e ordini del giorno sono pervenuti da vari fronti: Centrodestra, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle. Una mozione è stata presentata anche dall’ex governatore Iorio che, in aula, è stato protagonista di un intervento come non se ne sentivano da tempi. Venti minuti a braccio in difesa delle prerogative del sud, delle regioni piccole, del rispetto del principio costituzionale di solidarietà.

Sulla stessa linea di uno stop a derive separatiste ed in favore del principio di unità nazionale, anche il sottosegretario alla presidenza della Regione, Quintino Pallante.

Un invito a vigilare ma senza demonizzare le regioni interessate è venuto da Filomena Calenda. L’esponente della lega si è dichiarata convinta che il ministro/segretario Salvini saprà ascoltare le istanze dei molisani.

Attendiamo adesso gli esiti non solo delle iniziative molisane ma di tutte le altre regioni d’Italia. Il rischio che dietro al regionalismo differenziato si nasconda di fatto un separatismo egoistico con scuole differenziate, sanità differenziata, servizi sociali differenziati e via dicendo è un pericolo concreto e non solo una ipotesi di scuola.

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