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giovedì, Aprile 25, 2024

Autonomia differenziata, le reazioni in Molise: così scompariamo

AttualitàAutonomia differenziata, le reazioni in Molise: così scompariamo

Una faida tra territori, secondo alcuni costituzionalisti, e la crisi dell’identità nazionale. Un esempio è subito arrivato dal governatore del Veneto Zaia, secondo il quale la crisi del Mezzogiorno è dovuta ai malgoverni che si sono alternati alla guida delle regioni nel corso degli anni.

Ma, per i governatori della Campania, De Luca, e della Puglia, Emiliano, la riforma del cosiddetto regionalismo differenziato, aumenta le diseguaglianze, impoverendo il meridione, e mette a rischio la tenuta dello Stato.

Dopo le reazioni, soprattutto quelle che arrivano da sud, da parte del governo c’è stata una mezza frenata sul disegno di autonomia delle tre regioni ricche del Nord: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Alle quali verrebbe garantito un passaggio robusto di competenze, ma soprattutto maggiori risorse, attraverso il gettito fiscale.

Dopo qualche contrasto anche nell’ultima riunione di palazzo Chigi, nella maggioranza è subentrato un atteggiamento più prudente, sintetizzato dall’intervento del presidente della Camera, Fico, che sul tema ha chiesto la centralità del Parlamento.

Ripercussioni e reazioni anche sulla sponda molisana. Dai banchi di Leu a Montecitorio, la deputata Giuseppina Occhionero ha parlato di riforma maldestra e pericolosa: stanno realizzando la secessione sotto mentite spoglie, ha commentato, il nord sarà sempre più ricco e il sud è destinato a soccombere, ha concluso la parlamentare di Campomarino.

La nostra Costituzione, ha ricordato l’ex presidente Iorio, prevede il fondo di perequazione, ma soprattutto nel decreto sul federalismo è prevista una specifica norma proposta dal Molise nel 2011, che la conferenza delle regioni ha fatto propria, che stabilisce un sistema di assegnazione per le piccole regioni che non sono in gradi di arrivare economie di scala ma che devono essere messe in condizione di garantire e fornire servizi ai cittadini.

Iorio ha presentato una mozione in consiglio regionale, nella quale chiede al consiglio e alla giunta di intimare al governo l’applicazione della legge che è a garanzia non solo del Molise ma di tutte le piccole regioni, prevedendo tra l’altro che i contributo a queste ultime deve essere inversamente proporzionale alle dimensioni e al numero di abitanti. In caso contrario, un’altra mazzata, forse definitiva, per la sopravvivenza della ventesima regione

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