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giovedì, Aprile 25, 2024

Ospedale, spunta l’ipotesi degli incentivi economici per invogliare i medici a trasferirsi ad Agnone

AgnoneOspedale, spunta l'ipotesi degli incentivi economici per invogliare i medici a trasferirsi ad Agnone

Il riconoscimento di ospedale d’area disagiata c’è, ma il vero problema è un altro: convincere i medici a trasferirsi ad Agnone. Uno scoglio difficile da superare, ma la missione non è impossibile. Proprio su questo stanno lavorando il sindaco Lorenzo Marcovecchio e il direttore amministrativo della Asrem Antonio Forciniti. In questi giorni si sono incontrati proprio per trovare la soluzione che permetta di far sì che lo status di area disagiata porti benefici concreti alla gente che vive in Alto Molise. Tra le ipotesi in campo c’è quella di adottare la stessa strategia che ha portato buoni risultati in alcuni ospedali del Nord Italia che si trovano nelle stesse condizioni del Caracciolo. Si tratta in buona sostanza di proporre degli incentivi. Si parla di soldi extra in busta paga per i medici, oltre alla possibilità di disporre di un alloggio gratuito. Ma per attuare un provvedimento del genere sarà necessario ottenere il parere positivo del ministero della Salute. Nel frattempo si percorrono anche altre strade per far sì che il presidio ospedaliero altomolisano torni ad attrarre utenti e personale medico. Sul tavolo c’è già qualche idea progettuale – probabilmente sarà vagliata già la settimana prossima – ma in questo caso l’ultima parola spetta ai commissari. Una cosa è però certa: bisogna fare in fretta. Il 2020 (l’anno in cui andranno via 4 medici del reparto di medicina) non è poi così lontano. Senza personale la chiusura sarebbe inevitabile. Lunedì, intanto, ad Agnone è previsto un nuovo incontro per risolvere la questione delle cucine. Il provvedimento che prevede l’affidamento del servizio mensa a una ditta esterna è stato infatti congelato dopo l’intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Greco. La Asrem aveva previsto un risparmio di 200mila euro l’anno e il ricollocamento del personale all’interno del Caracciolo. Ma ora potrebbe essere rimesso tutto in discussione.

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