
Il sindacato ha un ruolo fondamentale, con Cgil, Cisl e Uil i confronto non è mai stato chiuso. Sono le parole distensive usate dal presidente della Regine Toma indirizzate alle segreterie regionale dei sindacati confederali che lo scorso 8 gennaio hanno disertato il tavolo di confronto aperto in via Genova sulla programmazione finanziaria del prossimo triennio.
Alla convocazione, invece, hanno risposto le altre sigle sindacali che hanno avviato con i vertici di palazzo Vitale un confronto che si concluderà con una proposta complessiva.
Abbiamo invitato tutti al dibattito, ha osservato Toma, per sentire i sindacati e capire se i contenuti delle linee programmatiche possono dar vita a una proposta di programma in grado di accogliere le richieste dei lavoratori. Su questo terreno i nervi sono scopertissimi e la tensione serpeggia un po’ ovunque. I comitati dei lavoratori di Ittierre, Gam e Zuccherificio rappresentano solo la bocca del vulcano, mentre il magma sottostante è tuttora bollentissimo e contiene ancora il malcontento di tante categorie, pronte però a far saltare il tappo da un momento all’altro.
La promessa del non garantiamo più azioni pacifiche, gettata un po’ là dagli ex dello Zuccherificio, non può e non deve essere sottovalutata.
Comprendiamo le proteste avviate da Cgil, Cisl e Uil, ha provato a ricucire il governatore, ma non capiamo la richiesta dei sindacati alla Regione di riprendere un confronto che non è stato mai interrotto e che – ha aggiunto Toma – vogliamo intensificare.
I confederali non hanno ancora risposto al presidente della Regione che ha invitato le parti sociali a lavorare nella stessa direzione nell’interesse dei lavoratori in modo tale – ha concluso il governatore tentando di far rientrare la polemica – da far sentire una voce all’unisono sui tavoli romani dove si giocano partite decisive per il futuro del Molise.