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sabato, Aprile 20, 2024

Pozzilli. Il futuro dei farmaci anticoagulanti, confronto tra esperti al Neuromed

AttualitàPozzilli. Il futuro dei farmaci anticoagulanti, confronto tra esperti al Neuromed

Quinta edizione del “Memorial Roberto Lorenzet” nell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed. A Pozzilli è stato organizzato un confronto tra esperti di coagulazione del sangue da titolo “Farmaci anticoagulanti orali: riflessioni tra passato e futuro”. L’emostasi e la trombosi rappresentano i due piatti di una complessa bilancia dal cui equilibrio dipende molto della nostra salute. Da un lato, la coagulazione del sangue ci salva la vita in caso di ferite, dall’altro un eccesso di coagulazione causa patologie gravi come infarto e ictus. E i processi coagulativi non riguardano solo il sistema vascolare, ma sono coinvolti nella funzionalità di tutti i sistemi del nostro organismo. L’incontro di lunedì, che ha visto la responsabilità scientifica di Chiara Cerletti e di Maria Benedetta Donati, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed, ha permesso di fare un aggiornamento sull’uso dei nuovi farmaci anticoagulanti in situazioni particolari di rischio trombotico, come la gravidanza cosiddetta complicata e la patologia tumorale, condizioni spesso accompagnate da trombosi. La terapia con i nuovi anticoagulanti orali si sta affermando negli anni recenti grazie alla dimostrazione della loro efficacia nella maggior parte delle condizioni in cui si usavano tradizionalmente i farmaci antivitamina K, nonché alla maggiore semplicità di impiego e di monitoraggio. I farmaci di nuova generazione richiedono infatti un controllo di laboratorio meno frequente e ripetuto rispetto gli antagonisti della vitamina K, oltre a presentare minori interazioni con componenti della dieta o con altri farmaci. Tali farmaci richiedono tuttavia un’attenta valutazione della loro efficacia messa a confronto con l’aumento di rischio emorragico nella vita reale, in particolare nelle popolazioni fragili come gli anziani. Nel corso dell’incontro sono state analizzate le ultime frontiere, sia come studi clinici sulla terapia anticoagulante che come controllo della terapia, tramite la rete territoriale dei centri di controllo della Terapia Antitrombotica (Rete FCSA).

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