di GIOVANNI DI TOTA
Aveva ascoltato quelle parole assorto e concentrato, in uno dei momenti più toccanti per la cristianità. La via Crucis al Colosseo, appuntamento ormai tradizionale del Venerdì Santo, per la quale Papa Francesco aveva chiesto a Giancarlo Bregantini di scrivere le meditazioni.
Si conoscono da tempo, il pontefice e l’arcivescovo di Campobasso, che per Bergoglio ha scritto una postfazione quando era alla guida della diocesi di Buenos Aires.
Oggi il pontefice ha scritto a Bregantini, per ringraziarlo di quelle parole così dense di significato. Con il lavoro e i problemi degli ultimi al centro di quelle meditazioni che Francesco ha apprezzato. “Voglio ringraziarti – ha messo nero su bianco il papa in una lettera arrivata in via Mazzini – perché mi ha fatto tanto bene. Voglio ringraziarti – ha aggiunto Francesco – perchè qelle parole hanno fatto bene a tanta gente”.
Un rapporto che va consolidandosi, quello tra il pontefice e l’arcivescovo, soprattutto per via dell’incarico che Bregantini ricopre alla Cei, come presidente della commissione per le politiche sociali e il lavoro. Due temi sui quali Bergoglio ha impostato il suo pontificato. Un legame confermato dall’arrivo del papa argentino il 5 luglio a Campobasso e Isernia. A questo proposito, negli uffici della curia, continua il lavoro di preparazione della visita di Francesco. Il consiglio pastorale allargato anche alle associazioni e ai cittadini è stato in riunione proprio ieri e ora si dovranno valutare le proposte scaturite nel corso dell’incontro.
Mentre le due città e tutta la regione si preparano, a vent’anni dall’abbraccio con il Santo Giovanni Paolo II, ad un nuovo storico evento.
