La stagione turistica è già in parte compromessa, ma per l’area archeologica di Pietrabbondante il rischio di subire il colpo di grazia è dietro l’angolo. Nella migliore delle ipotesi il sito riaprirà tra la seconda metà di luglio e agosto, ma almeno all’inizio a giorni alterni, a quanto pare per via della carenza di personale. Il recente cambio al vertice della direzione dei musei del Molise ha finito per complicare le cose. Un quadro nient’affatto confortante in vista della stagione estiva che se non altro avrebbe permesso agli operatori locali almeno di limitare i danni, a maggior ragione perché Pietrabbondante è stato inserito tra i luoghi da visitare da Unsic, l’unione sindacale imprenditori e coltivatori che ha invitato dipendenti, collaboratori e utenti a trascorrere le vacanze in Italia. Il sindaco, Antonio Di Pasquo, è molto preoccupato, anche perché prima di ripartire sono necessari alcuni interventi. L’area è chiusa da marzo – da quando cioè si è entrati nella fase di emergenza – ragion per cui è necessario come minimo tagliare l’erba e predisporre le varie misure di sicurezza. In queste ore il primo cittadino del paese altomolisano ha contattato la direzione regionale per cercare di uscire al più presto da questo vicolo cieco, mentre domani avrà un colloquio telefonico con il ministero dei beni culturali. Di Pasquo vuole fare al più presto, non solo per consentire ai visitatori di accedere al sito, ma anche per organizzare – se possibile – la stagione teatrale. A rischio anche le riprese da parte della troupe di linea verde, già pronta a promuovere il sito archeologico e la grande storia del popolo sannita.

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