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giovedì, Marzo 28, 2024

Emergenza neve 2012: colpi ‘proibiti’ tra Iorio e Frattura. Ma Rigopiano dà ragione all’ex presidente

AperturaEmergenza neve 2012: colpi 'proibiti' tra Iorio e Frattura. Ma Rigopiano dà ragione all'ex presidente

Emergenza neve 2012. Le nuove accuse contro una Regione che non mantiene le sue promesse partono, ancora una volta, dai sindaci di ben 37 comuni che chiedono a Frattura di liquidare le spese sostenute per liberare le strade e le abitazioni che rimasero isolate cinque anni fa. A nome di tutti e 37 i sindaci in questione, Luciano Bucci e Giacomo Lombardi, rispettivamente alla guida di Conca Casale e Roccamandolfi, hanno nuovamente scritto a Frattura e Cotugno, sollecitando la liquidazione delle spese sostenute o anticipate dai comuni per pagare le ditte private chiamate a fronteggiare l’eccezionale emergenza neve 2012 con i loro mezzi, vista l’incapacità delle amministrazioni pubbliche, a causa della carenza di uomini e attrezzature. Com’è noto, tutti i comuni che anticiparono la liquidazione delle spese, da parte della Regione, sono andati in rosso e adesso, con la discussione dei nuovi bilanci all’ordine del giorno, ogni amministrazione comunale si trova in grosse difficoltà. I soldi li avrebbe dovuti rimborsare la Regione, ancora non lo fa in maniera completa ed i comuni vanno in affanno. Da qui la lettera di Bucci e Lombardi, subito ripresa da Michele Iorio che, a nome delle minoranze, ha giustamente chiesto a Frattura di rimborsare i comuni per i soldi anticipati nel 2012 e, dove non sono stati anticipati, provvedere al saldo di quanto dovuto alle aziende private, che reclamano il pagamento di fatture emesse ben cinque anni fa. Un appello quanto mai giusto, giustificato e condivisibile, a cui ha fatto seguito una velenosa risposta di Frattura che coglie l’occasione per accusare Iorio di aver promesso ai comuni il ristoro delle spese sostenute per lo sgombero neve. Sostanzialmente, per l’attuale governatore, Iorio avrebbe sbagliato a garantire ai comuni la copertura integrale dei costi legati all’emergenza. Costi necessari a liberare le strade, raggiungere le abitazioni isolate e salvare vite umane. Cosa aggiungere, la risposta di Frattura si commenta da sola. Secondo l’attuale presidente, Michele Iorio sbagliò a promettere i rimborsi ai sindaci, possiamo solo immaginare cosa avrebbe fatto Frattura nel 2012, al suo posto. Nulla, non avrebbe fatto nulla perchè non c’erano soldi. Le strade potevano restare bloccate e le abitazioni isolate e se poi qualcuno ci avesse rimesso la pelle, e che fa, sarebbe potuto capitare, non c’erano soldi. Una arida logica ragionieristica e un ritornello già sentiti mille volte, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: migliaia di molisani nella povertà, ospedali chiusi, strade dissestate e gli amici degli amici che fanno festa. I soldi per loro c’erano e ci sono sempre. E, per finire, la tragedia di Rigopiano, nel vicino Abruzzo, con i suoi risvolti giudiziari e con i pubblici amministratori indagati, almeno una cosa la insegna: la mancanza di soldi non è mai una scusante valida di fronte all’emergenza. Iorio, autorizzando i sindaci a fare di tutto per liberare strade e case, non fece bene, fece benissimo.

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