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venerdì, Marzo 29, 2024

Fondazione “Giovanni Paolo II”. Chirurgia mini invasiva, impiantata un’innovativa valvola aortica

AttualitàFondazione “Giovanni Paolo II”. Chirurgia mini invasiva, impiantata un'innovativa valvola aortica

fondazione-giovanni-paolo-II-la-cattolica-campobasso2Qualche giorno fa, il professor Massimo Massetti, direttore dell’Area cardiovascolare del Policlinico “Gemelli” di Roma, ha coadiuvato il dottor Carlo Maria De Filippo, direttore del Dipartimento di malattie cardiovascolari della Fondazione “Giovanni Paolo II”, nell’esecuzione di un intervento mini invasivo, per l’impianto di un’innovativa valvola aortica dalle eccezionali prestazioni.

La stenosi aortica è una patologia cardiaca valvolare, caratterizzata dal restringimento o dall’ostruzione della valvola aortica (che regola il flusso sanguigno tra il cuore ed il resto del corpo). Le tre cause principali e più frequenti sono la malattia reumatica, la degenerazione senile e le malformazioni congenite. In Italia ne soffrono il 12,4% degli over 75 enni, di cui il 3,4% ha una stenosi classificabile come severa. Le conseguenze di questa malattia sono molto pericolose, poiché questa situazione comporta un indebolimento delle funzionalità del cuore che può determinare, come conseguenze, un’insufficienza cardiaca e un aumento del rischio di morte improvvisa. La scelta del trattamento nei pazienti affetti da stenosi aortica dipende, prima di tutto, dalla severità della stessa. La risoluzione è chirurgica, con la sostituzione della valvola.

L’eccezionale intervento è stato preceduto da un briefing formativo con l’equipe per illustrare la nuova tecnologia e tecnica chirurgica. Solo pochi centri in Italia eseguono questa tipologia di interventi, tra cui il Policlinico “Gemelli” di Roma, le cui attività assistenziali sono strettamente collegate alla Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso.

“In campo medico è fondamentale la formazione continua – ha dichiarato il Direttore Generale dottor Mario Zappia – senza l’aggiornamento professionale non è possibile fare eccellenza. Noi siamo particolarmente attenti a questa dimensione, infatti molto spesso ci avvaliamo della collaborazione di autorevoli personalità, anche di rilievo internazionale, per offrire gratuitamente occasioni di crescita professionale ai nostri operatori e a tutti i professionisti molisani che lo desiderano. Mi complimento con il professor Massimo Massetti per gli importanti risultati raggiunti, e colgo l’occasione per ringraziarlo della sua frequente presenza nella nostra struttura che garantisce il costante collegamento con il Policlinico Gemelli. È doveroso ringraziare tutta l’equipe del Dipartimento di malattie vascolari anche per la loro capacità di mettersi continuamente in discussione per offrire al paziente cure sempre migliori”.

Questa generazione di nuove protesi biologiche si adatta perfettamente al concetto di chirurgia mini invasiva: oltre a permettere la riduzione dei tempi chirurgici, ne facilita tecnicamente l’impianto attraverso incisioni di pochi centimetri del torace e dello sterno. Tutti questi elementi associati implicano per il paziente la riduzione del dolore, quella dei tempi di degenza, prima in terapia intensiva e poi in reparto, e dunque, un recupero funzionale più rapido. In altre parole, il ritorno veloce alla normale vita quotidiana.

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