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sabato, Aprile 20, 2024

Idroscalo ’75, l’Unimol omaggia Pasolini con una mostra a quarant’anni dalla sua scomparsa

AttualitàIdroscalo '75, l'Unimol omaggia Pasolini con una mostra a quarant'anni dalla sua scomparsa

IMG-20151112-WA0000Poeta, scrittore, giornalista, regista di cinema e teatro. È Pier Paolo Pasolini. Uno degli intellettuali più discussi del ‘900.
Un uomo che con il suo genio ha segnato un’intera epoca. Amava giocare e sperimentare con la lingua italiana. Pasolini, anche l’uomo delle polemiche… Critico nei confronti della borghesia dei suoi tempi impegnata nell’accumulo di quel superfluo che serviva solo ad acquisire un certo status sociale. Pasolini era, invece, al fianco della gente umile, quella povera e vera, che si rimbocca le maniche e lavora sodo.

A quarant’anni dalla sua morte l’Università degli Studi del Molise lo ha ricordato e omaggiato con le opere dell’artista romano Claudio Bissattini. Idroscalo ’75. Questo il titolo della mostra che prende il nome dal quadro, quello principale, al centro della sala, dedicato alla tragica fine di Pasolini. È stato ucciso il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia.

Tanti i motivi per cui vale la pena ricordarlo. Bissattini parla di una figura attuale, che fa discutere, per certi versi contestabile, ma centrale nella nostra cultura. «È ancora una figura di riferimento – ha detto Bissattini – c’è chi lo considera la coscienza di questo Paese. È pieno di contraddizioni, è un personaggio che si è dedicato a talmente tante cose che alla fine chiunque abbia un po’ di voglia di scoprire e di fare trova in Pasolini una risposta ad una ricerca o uno stimolo per poter ragionare».

L’idroscalo, il luogo in rovina diventato un simbolo pasoliniano. La periferia, il degrado urbano, la poesia dei rottami e delle immondizie, temi cari a Pasolini e fedelmente ripresi da Bissattini nelle sue opere.

La mostra, a cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio, rimarrà aperta all’Università, all’Aratro fino al 14 dicembre. Fa parte di un omaggio più ampio che l’Ateneo, in collaborazione con il Teatro del Loto di Ferrazzano, ha voluto dedicare a Pasolini.

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