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sabato, Aprile 20, 2024

Il Molise, una regione alla deriva economica e sociale. Anche la legalità è a rischio

AperturaIl Molise, una regione alla deriva economica e sociale. Anche la legalità è a rischio

1368599494-giustizia12di  ANNA MARIA DI MATTEO

Non c’è sviluppo senza una programmazione attenta e seria. E il Molise ne è l’esempio lampante.
Dall’insediamento della Giunta Frattura, l’annunciata e tanto sbandierata ripresa economica non c’è stata. Anzi, a giudicare dai dati Istat, la situazione del Molise si è aggravata ulteriormente. La crisi è generalizzata ed ha investito tutta l’Italia, obietterà qualcuno. Ma a questo qualcuno va risposto che la crisi, in Molise, continua a mordere più che altrove e mentre in altre regioni italiane, in Abruzzo, tanto per non allontanarci troppo, si avvertono i primi segnali di ripresa, nel Molise l’unico segnale che i cittadini e le imprese avvertono è quello di una povertà che dilaga.
Perché, negli ultimi due anni, si sono persi centinaia di posti di lavoro. Il settore delle costruzioni è quello che maggiormente paga dazio. E ormai non si contano più gli appelli, rivolti alla Regione, delle associazioni di categoria: occorre intervenire in fretta prima che altre imprese vengano spazzate via e con esse altri posti di lavoro. Ma se l’edilizia piange l’agroalimentare non ride. Anzi, qui la situazione è a dir poco catastrofica. Basta citare due aziende, un tempo fiore all’occhiello dell’economia molisana: Gam e Zuccherificio per rendere l’idea di cosa sia stati capace l’attuale governo regionale.La prima è chiusa da due anni, nonostante gli annunci, le promesse non mantenute di una imminente riapertura. La seconda sopravvive. Non si sa ancora fino a quando. E poi ci sono tutti gli altri settori produttivi, tutti alla canna del gas. Il commercio annaspa, a causa del calo dei consumi e dell’assenza di azioni da parte della Regione, a sostegno del comparto,
Ed allora, in un quadro così drammaticamente preoccupante, che non lascia spazio all’ottimismo, l’imperativo è PROGRAMMARE.
La Regione ora ha a portata di mano uno strumento formidabile, che è quello dell’area di crisi, riconosciuto dal Governo nei confronti del distretto produttivo Venafro- Campochiaro. Ma attenzione, il rischio è che anche in questa occasione, il governo regionale, come ha già fatto in passato, possa fallire miseramente. Ma stavolta si tratterebbe di un fallimento senza appello, perché un’altra opportunità come questa difficilmente si ripresenterà in futuro. La sensazione è che si stia perdendo tempo ed i sindacati, che per mesi si sono battuti per il riconoscimento dell’area di crisi, ora chiedono di essere coinvolti, inseriti nella cabina di regia, insieme agli altri attori dell’auspicato rilancio.
Un Molise dunque alla deriva, economica e sociale, dove anche la legalità ora è a rischio. Gli ultimi episodi in cronaca, che vedono tra i protagonisti anche cariche istituzionali della Regione lasciano presagire un futuro cupo, per il quale c’è poco di cui stare tranquilli.

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