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sabato, Aprile 20, 2024

Guardia di Finanza, la storia delle caserme nella Provincia di Campobasso raccontata in un libro

EvidenzaGuardia di Finanza, la storia delle caserme nella Provincia di Campobasso raccontata in un libro

pres2Il senso di curiosità e una forte voglia di conoscenza hanno spinto i Luogotenenti Antonio Lanza e Giuseppe De Dona a immergersi in un meticoloso lavoro di ricerca che li ha portati alla realizzazione del testo “Le Caserme della Guardia di Finanza nella Provincia di Campobasso 1864-2011 e Frammenti di vita del Corpo”.

Il volume è stato presentato ieri pomeriggio nella sala “E. Gencarelli” dell’Archivio di Stato di Campobasso e proprio in collaborazione con quest’ultimo il libro è stato prodotto. L’Archivio di Stato, il cui compito è quello di diffondere la cultura e la storia. Una storia fatta di carte custodi di preziose notizie. Proprio con la documentazione, l’Archivio, ha fornito supporto alle ricerche spontanee dei due Ispettori della Guardia di Finanza. Ricerche svolte in sala studio con metodologie tradizionali e riscontro diretto sul territorio, ma una ricerca fatta anche tra i ricordi dei colleghi in pensione e delle loro famiglie.

A fare gli onori di casa il Funzionario dell’Archivio di Stato, la dottoressa Antonietta Verdone. Presenti le massime autorità istituzionali del Corpo e della città.

Lanza e De Dona presentano il proprio lavoro. Una ricostruzione storica delle caserme della Guardia di Finanza nella Provincia di Campobasso, da subito dopo l’Unità d’Italia ai giorni nostri. La ricerca ha permesso di avere un quadro di situazione di cosa è successo nel tempo, di individuare caserme del Corpo risalenti addirittura agli ultimi anni del 1800, quando la Guardia di Finanza era chiamata Guardia Doganale. Proprio grazie a questo lavoro inedito e certosino è stata individuata la prima struttura stabile nella Provincia di Campobasso, risalente al 1864, Campomarino. Seguono poi, a distanza di pochi anni, Campobasso (1867) e Termoli (1868), fino ad arrivare all’ultima inaugurata, nel 2011, a Larino.

Nel testo non mancano curiosità e spaccati di vita relativi al ventennio fascista. Molti i documenti storici inediti inseriti nella pubblicazione. Un intero capitolo è poi dedicato a storie di vita vissuta del Corpo. Vincenzo Barretta, investito nel 1945 mentre era in servizio, l’incidente lo rese inabile. La vicenda Calderone, un brigadiere stroncato da un malore nel 1967, mentre inseguiva dei contrabbandieri.

La prefazione porta la firma del Generale di Brigata Vito Straziota, Comandante regionale della Guardia di Finanza. Il capitolo introduttivo è opera dell’avvocato Giuseppe Reale, poche pagine che analizzano gli aspetti socio-economici del periodo storico di interesse, nel territorio oggetto di indagini dagli autori.

Ha partecipato alla presentazione anche il dott. Vincenzo Cimino, Consigliere Nazionale dell’ordine dei giornalisti che ha parlato di una pubblicazione impegnativa fatta in modo scrupoloso.

Al termine della presentazione è stata inaugurata una mostra storico-documentale, curata dall’Archivio di Stato di Campobasso, che porta lo stesso titolo del libro di Lanza e De Dona. Divisa in due sezioni. La prima incentrata sulla storia delle caserme, la seconda sulle vicende amministrative, con frammenti ed immagini di vita del Corpo nel territorio della Provincia di Campobasso.

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